Bonus casa, attestazione SOA ufficiale dal 2023: 6 mesi per adeguarsi

Dal 2023, è ufficiale, le imprese che vogliono eseguire lavori ammessi ai bonus casa avranno obbligo di attestazione SOA (certificazione SOA)
3 anni fa
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Attestazione SOA ufficiale dal 2023 per i bonus casa: 6 mesi per adeguarsi

Con la conversione in legge del decreto Ucraina bis (decreto-legge n. 21 del 2022) è ufficiale anche l’ultimo paletto messo per contrastare le frodi fiscali nel campo dei bonus edilizi. Introdotto, infatti, dal 2023 il nuovo obbligo di attestazione SOA (certificazione SOA) per l’esecuzione di lavori oltre una certa soglia.

In premessa, è bisognoso ricordare cos’è l’attestazione SOA. Si tratta di un certificato obbligatorio che comprova la capacità economica e tecnica di un’impresa di qualificarsi per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori di importo maggiore ad un certo limite variabile a seconda del settore e tipologia di interventi.

Pertanto, fino ad oggi, la certificazione SOA è necessaria per partecipare ad appalti pubblici ed eseguire il relativi interventi. E’ rilasciata da Organismi di Attestazione appositamente autorizzati. Ha una validità di 5 anni, previa conferma di validità al terzo anno.

Bonus edilizi, quando servirà l’attestazione SOA

Con l’art. 10-bis del decreto Ucraina bis, come convertito in legge, il legislatore estende l’obbligo SOA anche nel settore privato.

In particolare, è stabilito obbligo per le imprese di dotarsi di attestazione SOA (se non già posseduta) per eseguire lavori edili ammessi al bonus 110% di valore superiore a 516.000 euro. Stesso obbligo anche per effettuare lavori ammessi ad altri bonus casa per i quali è possibile optare per sconto in fattura o cessione del credito (quindi, ecobonus ordinario, sismabonus, ecc.) e sempre se di importo superiore alla citata soglia.

La decorrenza della novità

L’obbligo non entra subito in vigore. Infatti, è previsto solo a decorrere dal 1° gennaio 2023. Più precisamente, per importi superiori a 516.000 euro:

  • nel periodo 1° gennaio 2023 – 30 giugno 2023, anche se l’impresa non ha ancora l’attestazione, questa può, comunque, prendere i lavori. Tuttavia, ciò solo a condizione che, al momento della sottoscrizione del contratto di appalto (ovvero, in caso di imprese subappaltatrici, del contratto di subappalto), dimostri al committente (ovvero all’impresa) subappaltante l’avvenuta sottoscrizione di un contratto finalizzato all’acquisizione dell’attestazione SOA
  • dal 1° luglio 2023, l’impresa deve essere “obbligatoriamente” in possesso della certificazione SOA.

Bonus casa, quali conseguenze se manca la certificazione SOA

L’eventuale realizzazione di lavori in assenza dell’attestazione può essere causa di decadenza dal bonus casa per il committente.

Dure le reazioni da parte delle associazioni di categoria.

Imporre alle imprese un obbligo di questo genere anche per lavori da fare nel settore privato, in aggiunta alla stretta sulla possibilità di cessione del credito, avrà l’effetto di ridurre ancor di più il numero delle imprese alle quali affidare i lavori, con la conseguenza che molti proprietari non avranno più la possibilità di intervenire sui loro immobili.

Questa la posizione di Confedilizia, preoccupata per le conseguenze negative per il comparto edilizio del Paese.

 

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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