Bonus casa, bonifico parlante con ritenuta più alta (manovra 2024)

Tra le misure contenute nel testo in bozza della manovra 2024 spunta un aumento della ritenuta sul bonifico parlante nei bonus casa
1 anno fa
1 minuto di lettura
bonifico parlante
Foto © Licenza Creative Commons

I bonus casa, ed il settore edilizio, continuano a subire colpi bassi. L’ultimo potrebbe arrivare con la manovra di bilancio 2024. Il testo in bozza della finanziaria comincia a circolare e tra le misure spunta un innalzamento della ritenuta d’acconto che colpisce il bonifico parlante utilizzato per pagare le spese dei lavori.

Precisiamo che il testo è in bozza. Quindi, la misura potrebbe trovare conferma o non potrebbe trovare conferma nel testo definitivo della finanziaria che dovrà passare l’esame parlamentare e approdare in Gazzetta Ufficiale.

Quando serve

Chi sostiene spese per lavori edili sulla casa e vuole godere della conseguente detrazione fiscale, deve pagare tali spese con il c.d. bonifico parlante. Si tratta di quella tipologia di bonifico da cui devono evincersi:

  • la causale di versamento riconducibile al tipo di detrazione di cui si deve godere
  • i dati fiscali del beneficiario del bonus
  • i dati fiscali del destinatario del bonifico (impresa/fornitore).

Ad oggi sono soggetti a bonifico parlante, i seguenti bonus casa:

Non occorre, invece, per bonus mobili e bonus verde. In tali casi il pagamento può avvenire anche con bonifico ordinario o altro strumento tracciabile. Basta che NON sia in contanti (o con assegno per il bonus mobili).

Bonifico parlante, dal 2024 con ritenuta d’acconto 11%

Il bonifico parlante è anche soggetto ad una ritenuta a titolo di acconto. Tale ritenuta è operata dalla banca o posta, a seconda di dove si esegue il pagamento.

Quindi, il beneficiario del bonifico stesso (impresa/fornitore) riceve l’importo già decurtato di detta ritenuta d’acconto. Una ritenuta che oggi è pari all’8%.

Ed è proprio su questa percentuale che il testo in bozza della manovra 2024 interviene, innalzandola di 3 punti percentuali. Se, dunque, la cosa sarà confermata, dal 2024 il bonifico parlante sarà soggetto a ritenuta d’acconto nella misura dell’11% e non più dell’8%.

Riassumendo…

  • chi fa lavori sulla casa e vuole avere il relativo bonus edilizio deve pagare le spese con bonifico parlante, ossia quello da cui risultano:
    • causale di versamento riconducibile al tipo di detrazione di cui si deve godere
    • dati fiscali del beneficiario del bonus
    • i dati fiscali del destinatario del bonifico (impresa/fornitore)
  • non serve questo tipo di bonifico solo per il bonus mobili e bonus verde
  • il bonifico parlante è soggetto, oggi, a ritenuta d’acconto dell’8%
  • la legge di bilancio 2024, nel testo in bozza che sta circolando, prevede una misura che innalza all’11% detta ritenuta d’acconto.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.