Bonus casa diversi dal 110: ecco i chiarimenti sulla congruità dei prezzi

L’Agenzia delle Entrate interviene con importanti chiarimenti per l’asseverazione congruità prezzi in merito ai bonus casa diversi dal 110%
3 anni fa
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visto e asseverazione
Foto © Pixabay

In attesa del nuovo provvedimento sui prezzari di riferimento per il rilascio dell’asseverazione congruità prezzi anche per bonus casa diversi dal 110%, l’Agenzia delle Entrate chiarisce quali siano i valori massimi cui i tecnici devono fare riferimento.

L’asseverazione congruità prezzi anche per gli altri bonus casa

Per comprendere la portata di ciò di cui stiamo parlando, dobbiamo in primis ricordare che, al fine di contrastare le frodi nel campo delle agevolazioni fiscali legate ai bonus per lavori edili sugli immobili, il legislatore, con il decreto – legge n. 157 del 2021, ha introdotto l’obbligo di acquisire visto di conformità ed asseverazione congruità prezzi anche per gli altri bonus casa diversi dal 110%.

Tale obbligo, scatta solo laddove si decida di optare per cessione del credito o sconto in fattura e, dunque, non anche laddove si goda dello sgravio fiscale nella forma della detrazione in dichiarazione dei redditi.

Ricordiamo altresì che, visto e asseverazione, invece, erano già previste per il bonus 110%. Tuttavia, anche in questo ambito il decreto contro le frodi ha portato novità (vedi anche Visto conformità bonus 110%: in chiaro la decorrenza novità)

Per il prezzario serve un nuovo decreto

Ai fini del rilascio dell’asseverazione congruità prezzi, a fronte dei bonus casa diversi dal 110%, occorre che i tecnici abilitati al rilascio facciano riferimento ai prezzari che saranno stabiliti con un nuovo decreto del Ministro della Transizione Ecologica da emanarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione dello stesso decreto n. 157 del 2021.

Questo significa attendere almeno il mese di gennaio 2022.

Poiché il decreto anti frode è entrato in vigore il 12 novembre 2021, quindi, ci si chiede quali debbano essere i prezzari da prendere a riferimento fino a quando non è emanato il nuovo provvedimento di riferimento?

Asseverazione congruità prezzi: i chiarimenti per gli altri bonus casa

Al riguardo è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 16/E del 2021, in cui è precisato che, fino a che non è emanato il nuovo prezzario:

  • se trattasi di lavori finalizzati alla riqualificazione energetica, ai fini del rilascio dell’asseverazione congruità prezzi occorre far riferimento
    • al decreto ministeriale 6 agosto 2020, se gli interventi hanno data di inizio a decorrere dal 6 ottobre 2020
    • ai criteri residuali individuati dal comma 13-bis dell’articolo 119 del decreto Rilancio (ossia ai prezzi riportati nei prezzari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome, ai listini ufficiali o ai listini delle locali camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura ovvero, in difetto, ai prezzi correnti di mercato in base al luogo di effettuazione degli interventi), se trattasi di lavori con data di inizio antecedente il 6 ottobre 2020
  • laddove si tratti di interventi diversi da quelli finalizzati alla riqualificazione energetica, compresi quelli di riduzione del rischio sismico, ai fini del rilascio dell’asseverazione congruità prezzi, bisogna far riferimento ai criteri previsti, in via residuale, dal citato articolo 119, comma 13-bis, del decreto Rilancio (vedi sopra).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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