La detrazione del 50% prevista per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (con pagamenti effettuati dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 e del 36% per pagamenti successivi a questa data) si estende anche alla seconda casa.
Detrazione fiscale, seconde case incluse
La legge in merito infatti si limita a parlare di proprietà senza stabilire che debba trattarsi di abitazione principale o senza riferimenti alla residenza del beneficiario. Non è quindi necessario che l’unità immobiliare oggetto dell’intervento agevolato sia adibita ad abitazione principale o che il proprietario abbia fissato lì la propria residenza.
Stesso discorso vale anche per la detrazione del 65% prevista per gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio. Il bonus ovviamente si estende anche alle seconde (incluse ad esempio case al mare sfitte) con gli stessi requisiti di legge e negli stessi limiti previsti per le prime case.
Detrazione casa, i limiti di legge: quali interventi sono inclusi nel bonus
Il limite permane, rispettivamente, di 96 mila (detrazione al 50%) e 48 mila euro (per detrazione al 36%) unità immobiliare. La riduzione Irpef lorda riguarda la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo o di ristrutturazione edilizia. Solo le parti comuni condominiali sono inclusi nel computo anche i costi sostenuti per interventi di manutenzione ordinaria.
.