Ancora in stand-by l’entrata in vigore nel nuovo massimario prezzi per i lavori edili che imprese e tecnici devono tenere in considerazione delle ultime novità legislative che hanno interessato i bonus casa.
Parliamo del decreto del MITE n. 75 del 14 febbraio 2022. Il provvedimento che aggiorna e sostituisce (in alcune parti) il precedente decreto MISE del 6 agosto 2020. Rispetto a quest’ultimo, il nuovo prezzario presenta un incremento prezzi del 20%, giustificato dall’innalzamento del costo delle materie prime e dell’inflazione.
A quali lavori si applica
Il nuovo massimario prezzi del MITE, ricordiamo, si applica sia ai lavori ammessi al bonus 110 sia a quelli ammessi ai bonus casa diversi dal 110.
- interventi di riqualificazione energetica
- strutture opache orizzontali: isolamento coperture; strutture opache orizzontali: isolamento; pavimenti; strutture opache verticali: isolamento pareti perimetrali
- sostituzione di chiusure trasparenti, comprensive di infissi
- installazione di sistemi di schermatura solari e/o ombreggiamenti mobili comprensivi di eventuali meccanismi di automatici di regolazione
- impianti di riscaldamento con caldaie ad acqua a condensazione e/o generatori di aria calda a condensazione; con micro-cogeneratori; pompe di calore; con sistemi ibridi; generatori di calore alimentati a biomasse combustibili; impianti di produzione di acqua calda sanitaria con scaldacqua a pompa di calore
- installazione di tecnologie di building automation
- impianto fotovoltaico
- sistema di accumulo dell’energia elettrica
- infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Bonus casa, quando entra in vigore il nuovo prezzario
Ad oggi, tuttavia, la sua entrata in vigore non è ancora nota. Ciò che sappiamo, è che il decreto in commento entra in vigore decorsi 30 giorni dalla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Pubblicazione che non è ancora avvenuta.
Quindi, se per esempio la pubblicazione avvenisse il giorno 4 marzo 2022, l’entrata in vigore del nuovo prezzario sarà il 5 aprile 2022. Fino ad allora bisognerà far riferimento ai prezzi del decreto MISE del 6 agosto 2020.
Inoltre si ricorda che, per tutti i prezzi e i costi non previsti dal decreto (ad esempio, costi di fornitura, installazione, messa in opera dei prodotti e beni, IVA, ecc.) bisogna fare riferimento ai prezzari predisposti dalle Regioni e dalla province Autonome oppure ai listini della CCIAA competente o ancora ai prezzari DEI (casa editrice).
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