I bonus casa (bonus ristrutturazione, ecobonus ordinario) spettano a condizione che sia stato presentato il relativo titolo abilitativo ai lavori (CILA, CILAS; permesso a costruire, SCIA, ecc.). Spettano, tuttavia, anche laddove trattasi di lavori c.d. in edilizia libera, ossia quelli che per essere realizzati non richiedono alcun titolo abilitativo.
Quelli che sono i lavori che rientrano nell’edilizia libera sono specificamente individuati dal legislatore in un apposito glossario. Un glossario che viene allargato il recente decreto “Salva Casa”.
Quando serve il titolo abilitativo
Volendo illustrare quali sono gli interventi edili soggetti a titolo abilitativo (CILA, CILAS, permesso a costruire, ecc.) e quelli in edilizia libera, sono soggetti a titolo abilitativo i lavori diretti ad esempio a:
- demolizione, spostamento o realizzazione di un muro
- apertura, spostamento o chiusura di una porta, finestra o lucernario
- cerchiatura di una parete
- frazionamento o accorpamento di unità immobiliari
- cambio di destinazione d’uso
- realizzazione o demolizione di piscina esterna interrata, un muro di confine, un soppalco, una veranda, una nuova rete fognaria di casa o fosse settiche, balcone, vespaio aerato, cappotto termico o isolamento pareti, scale interne o esterne, ampliamenti volumetrici, demolizione e ricostruzione e nuova costruzione.
Ricordiamo che il legislatore di recente ha messo la parola fine al fenomeno delle CILA dormienti proprio nell’ambito dei bonus casa.
Ecco, invece, un elenco (esemplificativo) di lavori rientranti nell’edilizia libera:
- pavimentazione esterna e interna
- elemento decorativo delle facciate (es. marcapiani, modanature, corniciature, lesene)
- grondaie, tubi, pluviali
- serramento e infisso interno e esterno
- inferriata/altri sistemi anti intrusione
- parapetto e ringhiera
- controsoffitto
- impianto elettrico
- impianto per la distribuzione e l’utilizzazione di gas
- impianto igienico e idro-sanitario
- impianto di climatizzazione
- canne fumarie
- ascensore, montacarichi.
Più lavori in edilizia libera con il decreto Salva Casa
L’elenco completo delle opere in edilizia libera è quello indicato nel glossario allegato al DM 2 marzo 2018.
- la realizzazione di porticati che non comportino un cambio di destinazione d’uso dell’immobile
- le opere di protezione dal sole e dagli agenti atmosferici la cui struttura principale sia costituita da tende, tende da sole, tende da esterno, tende a pergola con telo retrattile anche impermeabile, tende a pergola con elementi di protezione solare mobili o regolabili, e che sia addossata o annessa agli immobili o alle unità immobiliari, anche con strutture fisse necessarie al sostegno e all’estensione dell’opera.
Sia per la realizzazione di porticati che per le opere di protezione dal sole e agenti atmosferici, inoltre, affinché si possano considerare lavori in edilizia libera è indispensabile che non si venga a determinare, a seguito degli interventi, la creazione di uno spazio stabilmente chiuso, con conseguente variazione di volumi e di superfici. In tali casi, infatti, non si potrà più parlare di lavori in edilizia libera, in quanto, in base alla normativa edilizia in vigore, servirebbe il permesso a costruire.
Riassumendo
- I bonus casa spettano se è stato presentato il titolo abilitativo ai lavori (CILA, permesso, SCIA), laddove richiesto.
- Spettano anche in caso di lavori in edilizia libera, ossia quelli che non richiedono titolo abilitativo ed elencati in un glossario specifico.
- Interventi come demolizione, spostamento di muri, o costruzione di piscine necessitano titolo abilitativo.
- Lavori di edilizia libera includono pavimentazione, grondaie, impianti elettrici, idro-sanitari, climatizzazione, e ascensori.
- Il decreto “Salva Casa” amplia l’elenco dei lavori in edilizia libera, come porticati e protezioni solari.
- Le opere di edilizia libera non devono creare spazi chiusi o modificare volumi e superfici dell’immobile.