C’è tempo fino al 31 dicembre 2015 per usufruire del bonus fiscale sull’acquisto dei condizionatori. Con l’arrivo del caldo estivo in molti corrono a comprare climatizzatori e sistemi di raffreddamento. Attenzione perché non tutti i condizionatori rientrano nella detrazione fiscale.
Bonus condizionatori: i modelli che danno diritto alla detrazione
Per poter rientrare nella detrazione fiscale del 50% sulle spese di ristrutturazione, il climatizzatore deve funzionare anche come riscaldamento invernale. Hanno diritto al bonus condizionatori quindi solo quelli che funzionano a pompa di calore.
Condizionatori nuovi: chi ha diritto alla detrazione 50%
Dà diritto alla detrazione del 50% della spesa anche l’acquisto di un condizionatore la cui installazione non comporti opere edilizie, fermo restando il requisito di funzionamento di cui sopra (pompa di calore).
Condizionatore: quando la detrazione sale al 65%
In alcune ipotesi precise il bonus fiscale condizionatori 2015 può salire al 65%. Si applica questa percentuale quando il condizionatore, sempre a doppia funzionalità, va a sostituire integralmente o parzialmente, l’impianto di riscaldamento pre-esistente.
Acquisto condizionatori con bonus fiscale: requisiti e documenti
Il pagamento del condizionatore nuovo, per avere diritto al bonus fiscale, deve essere tracciabile. Va fatto quindi con bonifico o altro metodo “parlante” da cui risultino il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. E’ inoltre importante richiedere all’installatore del climatizzatore la dichiarazione di conformità dell’impianto.
Iva sui condizionatori: guida all’acquisto
I condizionatori rientrano nell’elenco dei cosiddetti “beni significativi”, così come risultante dal decreto 29 dicembre 1999. Proprio come avviene per ascensori, montacarichi, video citofoni, caldaie, impianti di sicurezza etc. l’IVA viene applicata al 10%. Questo è sempre vero in caso di installazione mentre nel caso di nuovi acquisti vale solo fino allaconcorrenza del valore della manodopera e degli altri materiali. Per la parte eccedente questo limite quindi viene applicata l’Iva ordinaria al 22%.