Con il grande caldo tornano a salire gli acquisti di condizionatori. Il bonus condizionatori 2017 permette a chi ne acquista uno di portare in detrazione la spesa anche senza lavori di ristrutturazione (ma attenzione non per tutti i modelli). Ecco cosa sapere.
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Bonus condizionatori 2017: requisiti e modelli che si possono detrarre
Per avere la detrazione, il condizionatore deve essere a risparmio energetico (non necessariamente ad alta efficienza). Di seguito le percentuali che si possono scaricare a seconda dei casi:
– detrazione del 50% se l’acquisto del condizionatore avviene in concomitanza con lavori di ristrutturazione edilizia;
– detrazione del 50% tramite bonus mobili in caso di condizionatori A+;
– detrazione del 65% per gli interventi di efficienza energetica (eco bonus) per chi sostituisce un impianto di riscaldamento preesistente con un condizionatore ad alta efficienza e risparmio energetico.
L’importo in detrazione viene in ogni caso rimborsato in 10 rate annuali di pari importo. E’ fondamentale che l’acquisto sia documentato e quindi che il pagamento sia fatto con bonifico e che contenga tutti i dati necessari. Nella sezione IV della dichiarazione dei redditi 730/2017 vanno esplicitate le spese sostenute dal 2008 al 2016 per interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici esistenti, di ogni categoria catastale, anche rurale. La detrazione va inserita nei righi da E61 a E62 del modello 730/2017.
Ricordiamo da ultimo che, visto che i condizionatori sono riconosciuti come “beni significativi”, sulla differenza tra il costo complessivo dell’intervento ed il costo del climatizzatore, è prevista l’lVA agevolata con aliquota al 10%, invece che al 22%.
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