Il bonus docenti precari è forse arrivato ad una soluzione. Ci riferiamo alla c.d. carta docenti. Un buono dal valore di 500 euro finalizzato a sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali.
È ancora in essere per gli anni scolastici 2021/2022 e 2022/2023. L’importo di 500 euro è per anno scolastico.
La carta del docente può essere richiesta e spesa tramite l’applicazione cartadeldocente.istruzione.it. Per l’accesso è necessario autenticarsi con credenziali SPID.
Carta del docente, chi può fare domanda
C’è però una disparità di trattamento.
Infatti, per espressa previsione di legge (art. 1 comma 1021, legge 107 del 13 luglio 2016), la carta è riservata ai docenti di ruolo a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi
- i docenti che sono in periodo di formazione e prova
- i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute
- coloro che sono in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati
- docenti nelle scuole all’estero e quelli delle scuole militari.
Il buono può essere, da loro, speso per l’acquisto, ad esempio, dei seguenti beni e servizi:
- libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale
- hardware e software
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale
- titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche
- titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo
- iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Attenzione anche ai controlli sulla carta docente.
Bonus docenti precari, arriva la svolta?
Condizione fondamentale, dunque, è avere il c.d. ruolo. Secondo la legge, quindi, non possono avere la carta del docente gli insegnati precari. Ossia quelli che hanno il contratto a tempo determinato. L’incarico annuale, mensile, a giorni, ecc.
Oltre il danno la beffa.
Eppure se la finalità del bonus docenti è “sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali”, è una disparità di trattamento ancora più evidente.
Anche un docente a tempo determinato che prende incarichi annuali anno dopo anno, ha il diritto di formarsi e valorizzare le proprie competenze per il lavoro che svolge. Sulla scia di questa ragione, alcuni docenti supportati da qualche sindacato hanno presentato ricorso. E di recente il Tribunale di Firenze ha dato ragione a due insegnanti riconoscendo loro il bonus.
Per loro un bonus docenti precari non solo di oggi ma anche sugli arretrati. Un precedente che fa ben sperare anche tutti gli altri precari.
Il sindacato Anief ad esempio è uno di quelli che si sta battendo, invitando i docenti precari a presentare formale atto di diffida e conseguente ricorso.