Nel panorama attuale delle agevolazioni fiscali in Italia, emerge una novità significativa che riguarda da vicino chi investe in interventi di efficientamento energetico e antisismico. Il governo, con il nuovo decreto Agevolazioni fiscali, ha infatti introdotto un nuovo obbligo in invio informazioni nel campo dei bonus edilizi. Questo cambiamento mira a un monitoraggio più accurato della spesa pubblica in questi ambiti, imponendo sanzioni severi per chi non si adegua.
La chiave di volta di questo aggiornamento legislativo è la trasparenza e la responsabilità: due elementi che si concretizzano nella necessità di fornire all’ENEA e al “Portale nazionale delle classificazioni sismiche” dati dettagliati sugli interventi effettuati.
L’ambito oggettivo del nuovo obbligo
Andando nel dettaglio, il nuovo decreto sui bonus edilizi, oltre all’abolizione cessione superbonus, prevede che i soggetti impegnati in interventi di efficientamento energetico e misure antisismiche forniscano all’ENEA, nonché al “Portale nazionale delle classificazioni sismiche“, una serie di informazioni dettagliate. Si tratta di informazioni che includono i dati catastali dell’immobile, l’ammontare delle spese sostenute e previste, nonché le percentuali delle detrazioni fiscali applicabili.
Con riferimento ai lavori di efficientemente energetico, ad integrazione dei dati che sono oggetto di trasmissione, occorrerà inviare ad ENEA anche informazioni riguardanti:
- i dati catastali relativi all’immobile oggetto degli interventi;
- l’ammontare delle spese sostenute nell’anno 2024 alla data di entrata in vigore del decreto;
- l’ammontare delle spese che prevedibilmente saranno sostenute successivamente alla data di entrata in vigore del decreto negli anni 2024 e 2025;
- le percentuali delle detrazioni spettanti in relazione alle spese.
Coloro che sostengono spese per gli interventi antisismici agevolabili (c.d. sismabonus) vengono chiamati a trasmettere i predetti dati al “Portale nazionale delle classificazioni sismiche” gestito dal Dipartimento Casa Italia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Multa 10.000 euro bonus edilizi, chi rischia?
Le modalità operative e i tempi di trasmissione del nuovo obbligo dovranno essere definiti con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Detto provvedimento attuativo dovrà essere emanato entro 60 giorni a partire dal 30 marzo 2024.
Lo stesso decreto Agevolazioni fiscali, individua, espressamente chi saranno i soggetti obbligati alla trasmissione dei dati di cui al paragrafo precedente. Si tratta dei seguenti:
- coloro che entro il 31 dicembre 2023 hanno presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA). Ovvero l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo previsto per la demolizione e la ricostruzione degli edifici. E che alla stessa data non hanno concluso i lavori;
- soggetti che hanno presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata, ovvero l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo previsto per la demolizione e la ricostruzione degli edifici, a partire dal 1° gennaio 2024.
L’aspetto rilevante del nuovo adempimento informativo è anche il regime sanzionatorio previsto per chi non si adegua alle nuove disposizioni. La multa di 10.000 euro per la mancata trasmissione delle informazioni rappresenta un segnale chiaro dell’impegno del governo nel garantire la corretta attuazione delle politiche di efficientamento energetico e sicurezza sismica. In aggiunta, per i nuovi interventi, il decreto prevede una misura ancor più severa. Ci sarà la decadenza dall’agevolazione fiscale, una penalità che mira a disincentivare ogni tentativo di elusione delle nuove regole.
Riassumendo…
- il decreto Agevolazioni fiscali è in vigore dal 30 marzo 2024
- tra le misure è previsto il nuovo obbligo di inviare nuovi dati ad ENEA e al Portale Nazionale delle Classificazioni Antisismiche, con riferimento ai lavori fatti
- le modalità attuative del nuovo obbligo dovranno essere definite con nuovo decreto del Presidente Consiglio Ministri
- chi non adempio sarà sanzionabile con 10.000 euro di multa e per i nuovi interventi sarà prevista la decadenza dall’agevolazione fiscal collegata (bonus edilizio).