Il recente Decreto Legge n. 39/2024, convertito in legge n. 67/2024, introduce significative novità nel panorama dei bonus edilizi. Tra queste si conferisce ai Comuni un ruolo centrale nel monitoraggio e nella verifica degli interventi che beneficiano delle agevolazioni fiscali previste (bonus edilizi). Questo cambiamento normativo assegna ai Comuni non solo compiti di vigilanza, ma anche responsabilità di segnalazione alle autorità competenti in caso di irregolarità.
I Comuni, dunque, acquisiscono un potere di controllo sostanziale sull’effettiva realizzazione degli interventi edilizi incentivati fiscalmente.
- superbonus;
- recupero del patrimonio edilizio;
- miglioramento dell’efficienza energetica;
- adozione di misure antisismiche;
- recupero o restauro delle facciate degli edifici esistenti, inclusi interventi di pulitura o tinteggiatura esterna;
- installazione di impianti fotovoltaici;
- installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici;
- superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.
Obblighi ed incentivi per i comuni
Un elemento cruciale introdotto dalla nuova legge è l’obbligo, per i Comuni, di segnalare alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate eventuali inesistenze o irregolarità negli interventi che beneficiano dei bonus edilizi. La disposizione mira a rafforzare il controllo sull’utilizzo corretto dei bonus edilizi, promuovendo una maggiore trasparenza e legalità nel settore. Altro scopo è preservare le finanze pubbliche. Per questo obiettivo ci sono anche altre misure messe in campo. Come, ad esempio, il passaggio di alcuni bonus edilizi a 10 anni.
Per incentivare i Comuni a partecipare attivamente al controllo sui bonus edilizi, la normativa prevede l’attribuzione di una quota delle maggiori somme recuperate a seguito delle segnalazioni. Queste somme includono sia i tributi statali riscossi definitivamente, sia le sanzioni civili applicate sugli importi maggiori riscossi. Questa misura non solo promuove una maggiore partecipazione dei Comuni nelle attività di controllo, ma offre anche un vantaggio economico diretto, creando una sinergia tra l’interesse pubblico e l’efficienza amministrativa.
Il nuovo ruolo dei comuni nei bonus edilizi: impatti ed obiettivi
Le nuove disposizioni normative del D.L. n. 39/2024 (c.d. decreto Salva Conti) hanno implicazioni significative per il settore edilizio. I benefici fiscali legati ai vari interventi di miglioramento ed efficientamento sono un importante motore per l’attività edilizia, incentivando numerosi lavori di ristrutturazione e innovazione. Tuttavia, il potenziamento dei controlli e delle segnalazioni da parte dei Comuni introduce un elemento di rigore che richiede maggiore attenzione e conformità da parte degli operatori del settore.
- contrastare le frodi: rafforzando i controlli, si mira a ridurre le frodi legate ai bonus edilizi, garantendo che le agevolazioni fiscali siano effettivamente utilizzate per interventi reali e conformi alle normative;
- promuovere la qualità degli interventi: l’attenzione alla verifica della realizzazione degli interventi incentiva una maggiore qualità e serietà da parte delle imprese edilizie;
- aumentare il gettito fiscale: attraverso la segnalazione delle irregolarità e il recupero delle somme indebite, si mira ad aumentare il gettito fiscale, contribuendo così alle finanze pubbliche.
I Comuni, investiti di questo nuovo potere di controllo, diventano, dunque, i nuovi protagonisti nella lotta contro le frodi fiscali, promuovendo al contempo la qualità e l’efficienza degli interventi edilizi. Grazie agli incentivi economici previsti, i Comuni stessi hanno ora un motivo in più per svolgere con diligenza il loro ruolo, contribuendo significativamente alla trasparenza e all’efficacia del sistema di agevolazioni fiscali.
Riassumendo…
- nuovi poteri di controllo vengono dati ai Comuni per monitorare gli interventi ammessi ai bonus edilizi
- i comuni devono segnalare irregolarità a Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate
- i Comuni ricevono una quota delle somme recuperate dalle segnalazioni
- Categorie controllate: superbonus, recupero edilizio, efficienza energetica, misure antisismiche, facciate, fotovoltaico, colonnine, barriere architettoniche
- obiettivi: contrastare frodi, promuovere qualità interventi, aumentare gettito fiscale
- implicazioni: maggiore attenzione e conformità da parte degli operatori edilizi.