Il settore della vendita di elettrodomestici ha espresso preoccupazione riguardo all’ipotesi di un click day per l’accesso al bonus elettrodomestici previsto dalla manovra 2025.
L’incentivo mira a supportare l’acquisto di dispositivi ad alta efficienza energetica, contribuendo alla riduzione dei consumi e all’adozione di tecnologie più sostenibili nelle abitazioni italiane. Tuttavia, i rivenditori segnalano criticità legate alle voci che circolano sulle modalità di richiesta del contributo e propongono un’alternativa più accessibile per i consumatori.
Dettagli del bonus elettrodomestici 2025
La misura introdotta nella legge di bilancio 2025 prevede una copertura pari al 30% del costo d’acquisto di elettrodomestici con classe energetica pari o superiore alla B.
Occorre smaltirne uno vecchio.
L’agevolazione stabilisce un tetto massimo di 100 euro per ogni nucleo familiare, mentre per le famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 25.000 euro il contributo può arrivare fino a 200 euro. Il beneficio rimarrà valido per l’intero anno 2025 e potrà essere utilizzato per diversi tipi di elettrodomestici. A titolo esemplificativo:
- Lampade e lampadine a basso consumo
- Apparecchi per il riscaldamento domestico
- Frigoriferi e congelatori
- Lavatrici e asciugatrici
- Condizionatori e ventilatori
- Display elettronici e televisori
- Elettrodomestici per la cucina.
Da non confondere con il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Anche se qui si dovrà chiarire la cumulabilità o meno tra i due benefici.
Lavori in corso sui dettagli operativi
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) sono attualmente impegnati nella definizione delle modalità di accesso all’agevolazione. Un decreto attuativo, atteso entro la fine di febbraio, chiarirà le procedure necessarie per usufruire del contributo e le modalità di presentazione delle domande.
I commercianti del settore hanno espresso forte contrarietà all’eventualità di un click day, ossia un’unica giornata dedicata all’invio delle richieste per ottenere il bonus. Tale sistema, secondo gli operatori, potrebbe creare disuguaglianze penalizzando le famiglie meno abituate a utilizzare strumenti digitali per operazioni burocratiche. Il timore è che solo i più veloci o tecnologicamente preparati riescano ad accedere ai fondi disponibili, escludendo così una parte della popolazione che avrebbe ugualmente diritto all’agevolazione.
Accesso al bonus elettrodomestici: la proposta
Gli esercenti suggerirebbero, invece, una soluzione più inclusiva per l’accesso al bonus elettrodomestici. Consentire ai consumatori di recarsi direttamente nei punti vendita con il proprio codice fiscale e la dichiarazione di smaltimento del vecchio apparecchio per ricevere immediatamente lo sconto sull’acquisto.
In questo modo, il bonus verrebbe applicato direttamente dal venditore, che successivamente recupererebbe l’importo sotto forma di credito d’imposta o attraverso altre modalità stabilite. Questo approccio garantirebbe un accesso più equo all’incentivo e semplificherebbe il processo per i cittadini.
Riassumendo
- Il bonus elettrodomestici (manovra 2025) copre il 30% dell’acquisto di elettrodomestici classe B o superiore.
- Il contributo massimo è di 100 euro, 200 per ISEE sotto 25.000 euro.
- L’incentivo include frigoriferi, lavatrici, televisori, condizionatori e lampadine.
- Il decreto attuativo definirà le modalità di richiesta entro febbraio.
- I rivenditori contestano l’eventuale possibilità di un click day, ritenuto penalizzante per alcune famiglie.
- Sarebbe, invece, ideale uno sconto immediato in negozio con recupero fiscale per i venditori.