Bonus facciata, spazio nel 730 anche se non esiste più

Il bonus facciata è tramontato con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Nonostante ciò continuerà ad avere il suo spazio nel 730
1 anno fa
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Bonus facciata, spazio nel 730 anche se non esiste più

Dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2023 per il rifacimento della facciata esterna di casa non esiste più il bonus facciata. Questa detrazione fiscale è tramontata con le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Per chi fa tale genere di lavori nel 2023 è possibile ripiegare sul bonus ristrutturazione 50%.

Ad ogni modo anche se il bonus facciata non esiste più non significa che non bisogna più averci a che fare. Infatti, il bonus comunque, al pari degli altri bonus edilizi, si concretizza in una detrazione fiscale da spalmare in più anni d’imposta (salvo il caso in cui si è optato per sconto in fattura o cessione del credito).

Inoltre la misura della detrazione è diversa anche a seconda dell’anno a cui si riferisce la spesa sostenuta.

Detrazione diversa per anni diversi

Il bonus facciata è nato nel 2020. È una detrazione fiscale, da godere in 10 quote annuali di pari importo, riconosciuta a fronte di spese sostenute per lavori finalizzati al rifacimento della facciata esterna degli edifici.

Successivamente è stato prorogato anche alle spese sostenute nel 2021 e 2022. Quello che cambia tra un anno e l’altro è la percentuale di detrazione. In particolare, per le spese sostenute nel 2020 e 2021 lo sgravio è pari al 90%. Per quelle sostenute, invece, nel 2022, la detrazione è del 60%.

Prevista la possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito. Opzioni queste che nel campo dei bonus edilizi, non sono più ammesse dal 17 febbraio 2023 (decreto-legge n. 11 del 2023).

Due sono le condizioni fondamentali per avere il bonus, ossia:

  • l’edificio oggetto dei lavori deve essere situato nelle zone A e B del comune (come indicate nel decreto ministeriale n. 1444/1968) o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali
  • il pagamento delle spese deve risultare da bonifico parlante.

Il bonus facciata nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022)

Coloro che non hanno optato per sconto in fattura o cessione del credito, dunque, godono del bonus facciata nella forma della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche).

Lo sgravio, come detto, è spalmato in 10 quote annuali di pari importo. Questo significa che nel Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) dovrà indicare il bonus facciata chi ha sostenuto spese nel:

  • 2020 – beneficerà nel 730/2023 della terza quota delle 10 previste (la misura della detrazione è 90% della spesa)
  • 2021 – beneficerà nel 730/2023 della seconda quota delle 10 previste (la misura della detrazione è 90% della spesa)
  • 2022 – beneficerà nel 730/2023 della prima quota delle 10 previste (la misura della detrazione è 60% della spesa).

Riassumendo…

  • il bonus facciata è una detrazione fiscale da spalmare in 10 quote annuali di pari importo
  • spetta per spese sostenute nel 2020, 2021 e 2022
  • la detrazione è 90% per le spese 2020 e 2021 e 60% per le spese 2022
  • nel 730/2023 (anno d’imposta 2022) trova spazio la terza quota delle spese sostenute nel 2020; la seconda quota delle spese sostenute nel 2021; la prima quota delle spese sostenute nel 2022
  • era prevista la possibilità di optare per sconto in fattura o cessione del credito.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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