Bonus facciate, quanto costa rinviare i lavori al 2022

Pur iniziando il lavori nel 2021 ma pagando le spese nel 2022, il bonus facciate costerà di più per gli italiani
3 anni fa
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Cosa succede se non si riescono a finire i lavori con il 110: vanno pagati dal committente?
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Se è vero che la legge di bilancio 2022 prorogherà il bonus facciate anche alle spese del 2022, rinviare i lavori al prossimo anno potrebbe costare di più.

Già, per spese da pagarsi a decorrere dal 12 novembre 2021, per chi intende optare, in luogo delle detrazione fiscale, per lo sconto in fattura o cessione del credito si è aggiunto il costo del visto di conformità e dell’asseverazione (novità introdotta dal decreto – legge n. 157 del 2021).

Dal 2022, a ciò, si aggiungerà una minore percentuale di sgravio fiscale rispetto a quella attuale.

Dal 2020 a 2021

Il bonus facciate è stato introdotto per le spese 2020 sostenute a fronte di interventi sulla facciata esterna (visibile) di edifici. Successivamente è esteso anche alle spese sostenute nel 2021.

Nella versione attuale, si concretizza in una detrazione fiscale del 90% dell’onere sostenuto (non sono previsti limiti) da godere in 10 quote annuali di pari importo.

In luogo della detrazione, il beneficiario può optare per lo sconto in fattura o cessione del credito.

La proroga bonus facciate al 2022

La scadenza del bonus facciate, dunque, è fissata alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2021. La manovra di bilancio 2022, tuttavia, prorogherà il beneficio anche alle spese del 2022. Ma, ne abbasserà la percentuale di sgravio.

Si passerà, dall’attuale 90% al 60%. Dunque, il 30% in meno rispetto ad oggi. Riepilogando:

  • per spese pagate nel 2020 e 2021 – bonus facciate al 90%
  • a fronte di spese pagate nel 2022 – bonus facciate al 60%.

Esempio

Si considera una spesa di 20.000 necessaria per il rifacimento della facciata. A fronte di ciò:

  • iniziando i lavori oggi e pagando tutte le spese entro il 31 dicembre 2021, il beneficio fiscale sarebbe pari a 18.000 euro
  • rinviando i lavori al 2022 e pagando, quindi, le spese il prossimo anno, lo sgravio fiscale scenderebbe a 12.000 euro (una perdita di beneficio pari a 6.000 euro).

Continuerà ad essere prevista, anche per il 2022, la possibilità di opzione per sconto in fattura o cessione del credito (al riguardo occorre però considerare che per le spese sostenute dal 12 novembre 2021, bisogna acquisire anche il visto di conformità e l’asseverazione).

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Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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