Bonus famiglie, pensioni, ammortizzatori sociali. Quanto contribuiscono al reddito delle famiglie?
La risposta è stata messa nero su bianco dal bilancio di welfare delle famiglie italiane. Bilancio redatto da Cerved.
Il bilancio di welfare
Anche quest’anno, Cerved ha pubblicato il bilancio di welfare delle famiglie italiane 2022.
L’obiettivo di bilancio è quello di misurare e interpretare i bisogni delle famiglie italiane nei servizi di welfare.
Il welfare può essere inteso quale l’insieme degli interventi posti in essere da uno Stato per garantire determinati livelli di assistenza e benessere.
Il bilancio 2022
Nel bilancio in esame è messo in evidenza coma le entrate da welfare pubblico, da sempre elemento
fondamentale della struttura reddituale delle famiglie, in questi anni di emergenza sanitaria hanno avuto un ruolo decisivo nel garantire la tenuta dei redditi familiari e limitare l’impoverimento.
Addirittura, queste prestazioni, bonus famiglia, ammortizzatori sociali, ecc, aumentate in maniera consistente rispetto agli anni precrisi, contribuiscono per il 37,6% alle entrate delle famiglie. Il loro valore è cresciuto da 257 miliardi nel 2018 (pari al 32,1% delle entrate familiari) a 302 nel 2020.
I dati per l’anno 2021
Nel 2021 il valore delle prestazioni erogate dallo Stato è di 294 miliardi, suddivisi in varie fonti:
- le pensioni nel loro insieme ammontano a 222 miliardi netti, il 28,5% delle entrate familiari e il 76% di tutte le
prestazioni di welfare pubblico. Si tratta di pensioni di vecchiaia e anzianità, pensioni sociali, per i superstiti, le
pensioni di guerra e infine quelle di invalidità e indennitarie. - gli ammortizzatori sociali per la perdita o riduzione del lavoro come la cassa integrazione e le indennità di
disoccupazione hanno raggiunto i 29 miliardi nel 2021.
Infine, i sussidi statali: 42,5 miliardi, il 5,4% del reddito delle entrate familiari. Si tratta di sostegni preesistenti
come le borse di studio, i contributi per le rette degli asili nido, gli assegni per la maternità, i bonus bebè, i sostegni per contrastare la povertà come il reddito di cittadinanza, ai quali si sono aggiunte le misure per l’emergenza Covid come i ristori e gli indennizzi per i lavoratori autonomi e di alcune categoria professionali, i bonus baby sitting e il congedo parentale straordinario.
Alle erogazioni monetarie si aggiunge la prestazione dei servizi in larga misura gratuiti quali la sanità, l’assistenza diretta, la scuola, per un valore complessivo di spesa, nel 2021, di circa 200 miliardi.
Il welfare privato
Il contributo del welfare privato è la quarta voce di entrata delle famiglie. Si tratta di 20,1 miliardi, il 2,7% del reddito familiare netto, così suddivisi:
- Prestazioni assicurative e dei fondi complementari previdenziali e sanitari, per 9,4 miliardi.
- Prestazioni del welfare occupazionale sia previste dai contratti collettivi di lavoro che erogate volontariamente
o per contratto integrativo dalle aziende (welfare aziendale), per un valore di 6,6 miliardi. Comprendono
buoni pasto e contributi per i trasporti, sussidi per la cura del benessere personale, la cultura e il tempo libero, l’assistenza ai familiari e l’istruzione dei figli. - Includiamo nel welfare privato gli aiuti di familiari e conoscenti, la solidarietà personale, gli assegni per il
mantenimento dei figli, il cui valore economico ammonta a 4,9 miliardi l’anno.
Da ultimo, contribuiscono al reddito familiare anche le rendite e le entrate straordinarie, 18,5 miliardi derivanti da
affitto di case / terreni, investimenti finanziari e vendita di parte del patrimonio.