All’interno del Decreto Legge sull’Energia sono stati proposti tre emendamenti, da parte di Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia, per l’introduzione di un bonus gomme da 200 euro. Al momento si tratta dunque soltanto di una proposta che andrà discussa. L’idea è che incentivare la sostituzione degli pneumatici possa dare tre benefici. Esattamente viaggiare in maggiore sicurezza, ridurre i consumi di CO2 diminuendo l’impatto ambientale, e sostenere le famiglie in un periodo di crisi energetica.
Gli emendamenti sul bonus gomme 200 euro
Nel testo degli emendamenti, riportato dal Corriere della Sera, si legge che le ragioni dell’introduzione del bonus gomme da 200 euro è “al fine di conseguire la riduzione di CO2 del trasporto su strada, nonché ridurre l’impatto dell’aumento del prezzo del carburante per i cittadini e accrescere il livello di sicurezza del parco circolante”.
Può essere utile ricordare che a partire dal 1° maggio 2021 è entrato in vigore un nuovo regolamento sull’etichettatura degli pneumatici, che tra le altre cose sottolinea come il miglioramento tecnologico delle gomme del parco circolante deve essere oggetto di incentivazione da parte dei singoli Stati.
A chi spetterebbe il bonus gomme 200 euro?
Gli emendamenti prevedono che il bonus gomme da 200 euro debba servire per l’acquisto di pneumatici con etichettatura di classe A o B. Si tratta di quelli che hanno una maggiore capacità di adesione all’asfalto bagnato. Lo stanziamento dovrebbe essere di 20 milioni di euro e il beneficio potrebbe essere concesso a circa 100mila persone. Stando alle indiscrezioni, il bonus gomme non sarebbe connesso al reddito Isee, che dunque non costituirebbe il requisito fondamentale per accedere al beneficio.
Il buono avrebbe validità fino al 31 dicembre 2022 e il funzionamento sarebbe estremamente semplice. Il gommista infatti praticherebbe lo sconto direttamente per poi richiedere il rimborso entro 120 giorni dall’emissione della fattura. Si ricorda che, come per altri benefici simili, il bonus gomme non può essere ceduto a terze persone e non varrà come reddito imponibile.
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