Il rischio è quello di un click day “tipo bonus terme”. Ci riferiamo al bonus idrico 2021 (noto anche come bonus rubinetti e sanitari), per il cui accesso non ancora risulta aperta la piattaforma web per la presentazione delle domande.
Il beneficio, infatti, sarà richiedibile fino ad esaurimento delle risorse (20 milioni di euro). A metà gennaio 2022, il MITE (Ministero della Transizione Ecologica) aveva annunciato la quasi imminente apertura della procedura per le richieste. Tuttavia, oggi, 2 febbraio 2022, il tutto è ancora fermo.
Una sintesi del beneficio
Il bonus idrico, si sostanza, in un contributo (nella forma del rimborso), pari ad un massimo di 1.000 euro, riconosciuto a fronte di spese sostenute, nel 2021 (dal 1° gennaio al 31 dicembre) per:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Spetta una sola volta e con riferimento ad un solo immobile.
La lunga attesa delle “Piattaforma bonus idrico”
Per ottenere il bonus, gli interessati devono presentare domanda online attraverso la “Piattaforma bonus idrico” del Ministero della Transizione Ecologica.
Il MITE, con il comunicato del 10 gennaio scorso, informava, che la data di attivazione della piattaforma sarebbe stata diffusa prossimamente tramite notizia sul sito ministeriale www.mite.gov.it (unica fonte ufficiale per tutti gli aggiornamenti sul bonus). Ad oggi, tuttavia, nulla di fatto.
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