Dalle ore 12 di giovedì, 17 febbraio 2022, sarà attiva la piattaforma web del MITE per fare domanda per il bonus idrico con riferimento alle spese del 2022. Non è previsto un termine di scadenza per la domanda, in quanto la piattaforma resterà aperta fino ad esaurimento delle risorse.
Una sintesi del beneficio
Parliamo del rimborso (massimo di 1.000 euro) che è possibile richiedere da parte di coloro che, nel periodo 1° gennaio 2021 – 31 gennaio 2021, hanno sostenuto spese per:
- la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
- fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.
Ricordiamo che:
- l’onere deve risultare da fattura o altro documento commerciale e il pagamento da strumento tracciabile (non ammesso il pagamento in contanti)
- il bonus idrico può essere richiesto una sola volta e per un solo immobile (ad esempio se è chiesto dall’inquilino che ha sostenuto la spesa non può essere chiesto anche dal proprietario dell’immobile se anche questi sostiene una spesa ammessa al beneficio)
- l’immobile oggetto dei lavori deve essere posseduto sulla base di un titolo idoneo da chi sostiene la spesa (proprietà, usufrutto, locazione, comodato, ecc.).
Check list dei documenti per la domanda bonus idrico
Per accedere alla piattaforma “bonus idrico” è necessario lo SPID.
I dati anagrafici sono già precaricati grazie, appunto, all’accesso con SPID. Sarà poi richiesto di indicare il titolo di possesso dell’immobile (proprietario, cointestatario, locatario, comodatario, ecc.). Ecco un elenco dei documenti necessari:
- atto da cui si evince il titolo di possesso dell’immobile (compravendita, contratto di affitto, contratto di comodato, ecc.)
- visura catastale dell’immobile (servirà inserire l’ubicazione e i dati catastali)
- fattura o altro documento commerciale che giustifica la spesa sostenuta e per la quale si chiede il bonus idrico (oltre a riportare i dati della fattura o documento commerciale è richiesto anche di allegare questo documento)
- i dati tecnici della fornitura (occorre inserire, quindi, i dettagli dello specifico prodotto acquistato)
- l’IBAN su cui il rimborso deve essere accreditato (questo deve essere intestato, o quanto meno cointestato, al richiedente il bonus).
Un volta completata ed inviata positivamente la domanda, nelle 3 ore successive sarà possibile eventualmente rettificare i dati ed i documenti già inseriti.
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