Bonus Impresa Donna, ecco i contributi a fondo perduto ed i finanziamenti agevolati

Con il bonus Impresa Donna, ecco i contributi a fondo perduto ed i finanziamenti agevolati. Grazie ad uno stanziamento iniziale per gli investimenti, ecco tutte le info.
3 anni fa
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Con il bonus Impresa Donna, ecco i contributi a fondo perduto. Ed i finanziamenti agevolati. Grazie ad uno stanziamento iniziale per gli investimenti nell’imprenditoria femminile che ammonta a 40 milioni di euro. In accordo con quanto è stato reso noto nei giorni scorsi dal Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).

Per il bonus Impresa Donna è previsto l’accesso ad un apposito Fondo che prevede la concessione di finanziamenti agevolati e di contributi a fondo perduto. In realtà, come sopra accennato, la dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per il Fondo Impresa Donna è solo iniziale.

In quanto, ha altresì reso noto il MiSE, si aggiungeranno altri 400 milioni di euro grazie alle risorse del PNRR.

Bonus Impresa Donna, ecco i contributi a fondo perduto. Ed i finanziamenti agevolati

Per il bonus Impresa Donna c’è già il decreto firmato dal ministro dello Sviluppo Economico. Per il quale è previsto l’invio alla Corte dei Conti ai fini della registrazione. Il decreto, inoltre, porta pure la firma del ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia. E del ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF).

Come riportato da IlSole24Ore, i 40 milioni di euro di risorse iniziali per il bonus Impresa Donna risultano essere così ripartiti. 32,5 milioni di euro per la nascita e per il consolidamento dell’imprenditoria femminile. 6,2 milioni di euro per la formazione e per la diffusione della cultura imprenditoriale. Mentre i restanti 1,3 milioni di euro sono fondi destinati alla gestione delle risorse che, in particolare, è stata affidata a Invitalia.

Quali imprese femminili possono accedere ai contributi ed ai finanziamenti agevolati

Possono accedere al bonus Impresa Donna le lavoratrici autonome, le società di persone e le cooperative costituite almeno dal 60% di soci donna. Nonché le imprese individuali con titolare donna.

Ed anche le società di capitali ma a patto che, per quel che riguarda i componenti e le quote societarie, siano a titolarità femminile per almeno i due terzi.

Il tetto agli investimenti agevolati è fissato in massimi 250 mila euro per le imprese femminili di nuova costituzione. E di 400.000 euro per le imprese in rosa già esistenti.

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