E’ in arrivo il bonus Inps una tantum da 1.600 euro. Così come stabilito dal decreto Sostegni bis, il bonus è destinato ai lavoratori stagionali e altre categorie di lavoratori che non avevano percepito nulla dai decreti Ristori.
Da notare che la maggior parte degli avanti diritto ha già ottenuto un bonus Inps da 2.400 euro. L’indennità era stata riconosciuta grazie al decreto Sostegni, equivalente a tre mensilità (800 euro ciascuna), che l’Inps aveva pagato a sostegno di talune categorie di lavoratori.
Il bonus Inps da 1.600 euro
Ma a chi spetta il bonus Inps da 1.600 euro? I beneficiari sono – come spiega il decreto Sostegni bis – coloro che hanno già percepito il bonus da 2.400 euro in precedenza e per i quali non dovrà essere presentata domanda di indennizzo.
I beneficiari del bonus Inps da 2.400 euro – spiega l’Inps con il messaggio numero 1452 del 8 aprile 2021 – appartengono alle seguenti categorie di lavoratori, così come previsto dall’art.10 del decreto Sostegni:
- stagionali e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- intermittenti;
- autonomi occasionali;
- incaricati alle vendite a domicilio;
- a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- dello spettacolo.
Pagamento automatico
A costoro, l’Inps pagherà in automatico l’assegno sulla scorta dei dati già in possesso. Più precisamente, chi ha già percepito l’indennizzo da 2.400 euro, stabilito dal precedente decreto sostegni, non dovrà presentare una nuova domanda. L’Istituto attribuirà automaticamente l’una tantum da 1.600 euro.
Chi, invece, non ha percepito il bonus Inps in precedenza dovrà presentare una domanda direttamente all’Inps con le modalità e nel rispetto dei termini che saranno resi noto a breve. La richiesta deve essere fatta esclusivamente online, direttamente o tramite patronati.
Come per il bonus Inps da 2.400 euro, potranno accendere al secondo bonus una tantum Inps da 1.600 euro anche i lavoratori somministrati dei settori diversi dal turismo e stabilimenti termali.
Requisiti necessari
Non tutti i lavoratori hanno però diritto al bonus Inps da 1.600 euro. L’indennità è riconosciuta, come conseguenza dei lockodown generalizzati, per i mesi di lavoro persi. Pertanto i richiedenti devono dimostrare di aver cessato involontariamente l’attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto “Sostegni Bis”. Non solo: bisogna dimostrare di aver prestato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nel periodo di riferimento.
Bonus Inps per agricoltori e pescatori
Il decreto Sostegni bis ha, infine, stabilito un indennizzo di 800 euro per gli operai agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo. Tale indennità è incompatibile sia con l’una tantum di 1.600 euro che con quella precedente da 2.400 euro.
E’ stato stabilito, inoltre, un indennizzo di 950 euro a favore dei pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari.
Per il pagamento di queste indennità riservate ad agricoltori e pescatori, l?inps si riserva al più presto di fornire indicazioni per la presentazione delle richieste di indennizzo.