Ancora pochi giorni per presentare domanda bonus Inps da 2.400 euro. Come previsto dal decreto Sostegni, il bonus è destinato in particolare ai lavoratori stagionali che non avevano partecipato alla precedente erogazione da parte dell’Inps.
Da notare che la maggior parte degli avanti diritto ha già ottenuto il bonus Inps da 2.400 euro. L’Inps ha infatti liquidato le indennità a tutti i lavoratori che ne avevano avuto diritto in passato.
Chi ha preso il bonus Inps in automatico
Ma chi sono coloro che hanno già preso il bonus Inps da 2.400 euro? Si tratta dei beneficiari delle indennità previste dal decreto Ristori del 2020.
I beneficiari del bonus Inps da 2.400 euro – spiega l’Inps con il messaggio numero 1452 del 8 aprile 2021 – appartengono alle seguenti categorie di lavoratori, così come previsto dall’art.10 del decreto Sostegni:
- stagionali e lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
- intermittenti;
- autonomi occasionali;
- incaricati alle vendite a domicilio;
- a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
- dello spettacolo.
Domande entro il 31 maggio
Chi non ha percepito il bonus Inps dai precedenti ristori deve presentare domanda entro il 31 maggio 2021. La richiesta deve essere fatta esclusivamente online, direttamente o tramite patronati.
Grazie al decreto Sostegni, potranno accendere al bonus Inps da 2.400 euro anche i lavoratori somministrati dei settori diversi dal turismo e stabilimenti termali. A patto che presentino i requisiti indicati dal decreto approvato dal governo. Ma anche i lavoratori dello spettacolo con almeno 30 giornate di contribuzione registrate tra il 1° gennaio 2019 ed il 23 marzo 2021 con un reddito riferito all’anno 2019 non superiore a 75 mila euro.
Requisiti
Non tutti i lavoratori hanno però diritto al bonus Inps da 2.400 euro.
I richiedenti dovranno quindi dimostrare di aver cessato involontariamente l’attività lavorativa nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto “Sostegni”. Non solo: bisogna dimostrare di aver prestato almeno 30 giornate di lavoro effettivo nel periodo di riferimento.