Bonus Inps per le revoche delle invalidità: bufera Asl

Bonus Inps per i medici che tagliano le prestazioni di invalidità: questa in buona sintesi la proposta di Boeri che sta girando nel web non senza polemiche. E' bufera Asl.
6 anni fa
1 minuto di lettura

Un bonus Inps per i medici e i dipendenti che riescono a far passare la revoca delle invalidità più volte possibile. L’obiettivo fissato dal Piano della performance 2018-2020 firmato da Boeri sta circolando nel web e suscitando pioggia di polemiche.

Nello specifico riportiamo quanto scritto alla pagina 61 dell’allegato tecnico al paragrafo intitolato Obiettivi produttivi ed economico finanziari dei professionisti e medici:
“In particolare, sono compresi i seguenti obiettivi per il cui raggiungimento professionisti legali e medici svolgono un ruolo decisivo: (…) per i medici:
– Vmc (visite mediche di controllo): Annullamento prestazioni dirette malattia;
– Revoche prestazioni invalidità civile;
– Azioni surrogatorie”

In risposta l’Anmi (Associazione nazionale medici Inps) nel suo comunicato numero 12 del 18 settembre 2018 “contesta questi obiettivi in quanto ritiene che alcuni siano incompatibili con le norme deontologiche (revoca di prestazioni di invalidità civile)”.

Radio Popolare raccoglie il comunicato di protesta e dedica all’argomento, passato quasi sotto silenzio da molti media, due puntate di approfondimento per comprendere i possibili sviluppi di un simile incentivo e i rischi connessi.
Intanto dall’Anmi, pur ribadendo l’importanza della collaborazione per stanare i falsi invalidi, fanno sapere che non si esclude il ricorso alla Federazione nazionale degli Ordini dei medici per evitare quelli che sono gli evidenti rischi di un simile incentivo: di fronte ad un tornaconto economico personale importante come può il paziente essere certo dell’obiettività del medico che decide della revoca dell’invalidità civile? Alla luce di questa premessa i configura anche istigazione verso i medici a commettere un illecito, che si inquadra nel reato di falso ideologico.

I numeri forse ci aiutano a concretizzare meglio questo rischio: delle commissioni d’invalidità fanno parte i cd “medici di categoria” tenuti sulla carta a tutelare gli interessi dei cittadini. Ebbene parliamo di professionisti pagati 50 euro lordi a commissione (ogni commissione mediamente dura 4-5 ore), a cui bisogna sottrarre la ritenuta d’acconto e il versamento per la cassa Enpam (arrivando a circa 7 euro/ora).

Di contro l’Inps nel 2016 ha distribuito sotto la voce di bonus nel raggiungimento degli obiettivi ai propri medici strutturati 20.139.098,74 euro che corrisponde ad un importo medio versato al singolo medico di 38.879,40 euro/anno. Praticamente parliamo di un secondo stipendio.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

INPS Card di Poste Italiane: cos’è, come richiederla, accrediti pensione e tutti i numeri di Poste

Articolo seguente

Perché l’acqua della Ferragni a 8 euro è molto meno immorale dello stato tassaiolo