Bonus Irpef 100 euro 2021 a chi spetta in busta paga, requisiti e come si ottiene

Bonus Irpef 100 euro 2021 a chi spetta in busta paga, requisiti e come si ottiene? Ecco chi sono tutti i beneficiari dell'ex bonus Renzi. Ma attenzione ai limiti di reddito, ecco come e perché.
3 anni fa
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Per il bonus Irpef 100 euro 2021 a chi spetta in busta paga, requisiti e come si ottiene? Al riguardo c’è da dire, come prima cosa, che il bonus Irpef da 100 euro mensili non è altro che la nuova versione, maggiorata di importo, dell’ex bonus Renzi. E che si tratta di una somma riconosciuta in automatico in busta paga. Ed erogata, nel rispetto dei requisiti previsti, ai dipendenti pubblici ed anche ai lavoratori del settore privato.

Come varia il bonus Irpef 100 euro 2021 in busta paga in base al reddito annuo

Per i lavoratori dipendenti cui spetta, il bonus Irpef 2021 in busta paga parte da un massimo di 100 euro mensili.

E tende ad azzerarsi in funzione di quella che è la fascia di reddito annuo di appartenenza.

Nel dettaglio, il bonus è effettivamente pari a 100 euro mensili per le fasce di reddito annuo che sono comprese tra i 26.600 euro ed i 28.000 euro. Scende a 80 euro al mese tra i 28.000 euro ed i 35.000 euro. E decresce da 80 euro fino ad azzerarsi per i redditi da 35.000 euro e fino a 40.000 euro.

Quali redditi si considerano per il riconoscimento dell’ex bonus Renzi

Il bonus 100 euro al mese, come sopra accennato, viene riconosciuto in automatico in busta paga al dipendente dal datore di lavoro. Con il reddito annuo complessivo calcolato che non include, in ogni caso, i redditi che derivano dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze.

Sono esclusi dal calcolo dei limiti di reddito, inoltre, pure l’eventuale riconoscimento al lavoratore dipendente dei premi di risultato. In quanto, ai fini fiscali, questi sono soggetti ad imposta sostitutiva con un’aliquota che è pari al 10%.

Tra i redditi immobiliari, invece, ai fini del calcolo del bonus da 100 euro mensili rientrano quelli che derivano da immobili. E precisamente quelli soggetti ai fini fiscali all’imposta cedolare secca. Infine, sull’importo annualmente percepito in busta paga con il bonus 100 euro mensili, scatta poi il conguaglio 730.

Che sarà a favore oppure a sfavore del lavoratore in base al reddito che è stato maturato e dichiarato al Fisco. Nel caso peggiore, ovverosia se il reddito supera in dichiarazione 730 i 40.000 euro annui, il bonus 100 euro al mese, allora, dovrà essere restituito interamente.

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