A partire dal 20 maggio, i contribuenti italiani avranno la possibilità di inoltrare la dichiarazione dei redditi. Sarà possibile stampare, modificare e trasmettere il Modello 730. Ci riferiamo, naturalmente, alla versione precompilata del Modello, che include già molti dati necessari all’espletamento della procedura. Il contributore dovrà semplicemente accedere alla sua dichiarazione, apportando eventuali correzioni aggiungendo i dati mancanti e infine trasmetterla.
Perché bisogna presentare la dichiarazione?
La presentazione della dichiarazione è un adempimento fiscale obbligatorio per numerosi contribuenti e permette di concludere le operazioni fiscali relative all’anno precedente.
“Buongiorno, sono una lavoratrice che non ha ricevuto lo scorso anno dal datore di lavoro il Bonus Renzi da 100 euro al mese. Ho un reddito 2023 di 14.500 euro e credo di avere diritto al Bonus. Mi spiegate come faccio a recuperarlo adesso?”
Trattamento integrativo IRPEF nel modello 730, ecco quando
Il trattamento integrativo IRPEF di 1.200 euro può essere recuperato tramite il Modello 730 dall’Agenzia delle Entrate da coloro che ne hanno diritto. Sono numerosi i contributori che non lo hanno ricevuto nella busta paga, per vari motivi. Ad esempio, alcuni lavoratori non hanno un datore di lavoro che agisce come sostituto di imposta (come badanti e lavoratori domestici), mentre altri hanno rinunciato al trattamento temendo di doverlo restituire. È giunto il momento di verificare il diritto al trattamento integrativo per il 2023, attraverso la dichiarazione dei redditi.
Bonus Irpef da 1.200 euro dall’Agenzia delle Entrate, ecco chi deve richiederlo adesso
Chi non ha ricevuto il Bonus, ancora spesso chiamato erroneamente Bonus Renzi, potrà ottenerlo tramite il Modello 730 e lo riceverà nei conguagli fiscali delle buste paga, variabili a seconda dei dati di presentazione della dichiarazione.
Busta paga, cedolino di pensione e dichiarazione dei redditi, tutte le vie per recuperare il Bonus IRPEF
Il Bonus IRPEF da 1200 euro, e non il Bonus Renzi da 80 euro al mese che vigeva anni fa, non spetta a tutti. Sono necessari specifici requisiti, che spingono molti lavoratori a comunicare al proprio datore di lavoro la rinuncia al Bonus all’inizio dell’anno, preferendo attendere il conguaglio a fine anno o compilando il Modello 730 l’anno successivo. Questo perché, se il reddito supera le soglie stabilite, il trattamento ricevuto potrebbe dover essere restituito. Inoltre, chi ha incassato un Bonus non dovuto, con il Modello 730 dovrà affrontare un debito IRPEF di 1.200 euro. O la differenza tra il Bonus spettante e quello incassato.
Ecco i beneficiari del Bonus IRPEF da 1200 euro e cosa è cambiato nel 2024
I lavoratori con un reddito fino a 15.000 euro nel 2023 sono i beneficiari del Bonus IRPEF mensile da 100 euro e annuale da 1.200 euro. La Legge di Bilancio ha mantenuto invariato l’importo del Bonus rispetto all’anno precedente. E non ha modificato la platea di riferimento né i limiti di reddito. Le novità riguardano le modalità di calcolo del trattamento, ora allineate alla riforma dell’IRPEF che ha ridotto gli scaglioni da quattro a tre.
I contribuenti che fino al 2023 versavano il 25% sulla parte di reddito superiore a 15.000 euro e inferiore a 28.000 euro ora rientrano in un unico scaglione al 23%.