Bonus ISCRO partite IVA: quanto spetta nel 2025?

Il bonus ISCRO rappresenta un sostegno economico stabile per i lavoratori autonomi, garantendo tutela in periodo di difficoltà
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bonus 2025
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La Legge di Bilancio 2024 ha reso definitiva l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), conosciuta anche come bonus ISCRO partita IVA.

Questa misura, attiva in vi definitiva dal 1° gennaio 2024, rappresenta un’importante tutela per i professionisti autonomi, garantendo una forma di supporto economico in caso di calo significativo del reddito. La stabilizzazione dell’ISCRO assicura la possibilità di richiedere il beneficio anche nel 2025, offrendo continuità a questa forma di aiuto finanziario.

Requisiti per accedere al bonus ISCRO

L’INPS, con la circolare n. 84 del 2024, ha stabilito i criteri di accesso all’indennità. Il bonus è rivolto agli iscritti alla Gestione Separata che svolgono attività in proprio e rispettano precise condizioni:

  • status previdenziale: non devono percepire pensioni o assegni di inclusione.
  • soglia di reddito: il reddito dell’anno precedente alla richiesta deve risultare inferiore al 70% della media dei redditi autonomi dei due anni precedenti.
  • limite massimo di reddito: il reddito complessivo dell’anno precedente non deve superare i 12.000 euro.
  • contributi previdenziali: devono essere in regola con il versamento della contribuzione obbligatoria.
  • attività professionale: la partita IVA deve essere attiva da almeno tre anni e collegata all’attività dichiarata al momento dell’iscrizione alla Gestione Separata.

Per determinare l’idoneità all’ISCRO, l’INPS considera il triennio antecedente alla domanda, durante il quale l’attività con partita IVA deve essere stata regolarmente esercitata.

Determinazione dell’importo spettante

L’ammontare dell’indennità ISCRO viene calcolato in base al 25% della media dei redditi autonomi dei due anni precedenti alla richiesta, distribuito su sei mesi. Tuttavia, la normativa stabilisce degli importi minimi e massimi, aggiornati annualmente dall’INPS.

Per il 2025, secondo quanto indicato dalla circolare di aggiornamento NASPI, CIG, ecc. (Circolare n. 25 del 29 gennaio 2025), gli importi sono stati adeguati all’inflazione:

  • importo minimo mensile: 252 euro (in luogo dei precedenti 250 euro);
  • importo massimo mensile: 806,40 euro (invece che i precedenti 800 euro);
  • soglia di reddito per l’accesso: 12.648 euro (rispetto ai precedenti 12.000 euro).

Questa indennità viene corrisposta per un periodo di sei mesi consecutivi, a partire dal primo giorno successivo alla presentazione della domanda. Tuttavia, non comporta l’accredito di contribuzione figurativa e non può essere richiesta nuovamente nei due anni successivi alla prima erogazione.

Esempio calcolo bonus ISCRO 2025

  • Reddito dichiarato anno 2022: 7.000 euro
  • Reddito dichiarato anno 2023: 6.000 euro
  • Reddito medio = 7.000 + 6.000 = 13.000/2 = 6.500 euro
  • Base semestrale 6.500/2 = 3.250 euro
  • ISCRO= 3.250 x 25/100 = 812,00 euro.

Essendo superiore al limite massimo, dunque, l’importo spettante mensilmente è 806,40 euro

Bonus ISCRO 2025: domanda e compatibilità

L’INPS stabilirà le date di apertura del periodo utile per presentare le richieste nel 2025. I lavoratori autonomi interessati dovranno monitorare le comunicazioni ufficiali per rispettare le scadenze stabilite. Ad esempio, per il bonus ISCRO 2024 la domanda andava fatta tra il 1° agosto e il 31 ottobre.

La domanda dovrà essere inoltrata esclusivamente tramite i canali telematici messi a disposizione dall’INPS, allegando la documentazione necessaria per attestare il possesso dei requisiti richiesti.

Esistono diverse situazioni in cui il bonus ISCRO non può essere cumulato con altre forme di sostegno. Non è possibile ottenere l’indennità se si percepiscono:

  • pensioni dirette, anche parziali, erogate dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) e dalle sue forme sostitutive, esclusive, esonerative e integrative;
  • prestazioni di previdenza compatibili con l’AGO, inclusa la Gestione Separata;
  • APE sociale e assegno di inclusione;
  • indennità di disoccupazione NASPI, DIS-COLL, ALAS e l’indennità di discontinuità per i lavoratori del settore spettacolo.

L’ISCRO resta compatibile con incarichi politici o elettivi, a condizione che il compenso percepito sia limitato al gettone di presenza.

Riassumendo

  • Stabilizzazione ISCRO: il bonus partita IVA è diventato definitivo dal 2024 con possibilità di richiesta, quindi, anche nel 2025.
  • Requisiti di accesso: Reddito inferiore al 70% della media biennale e massimo 12.648 euro annui.
  • Importo indennità (aggiornato): tra 252 e 806,40 euro mensili per sei mesi consecutivi.
  • Modalità di domanda: presentazione telematica all’INPS entro la finestra temporale stabilita.
  • Incompatibilità: non cumulabile con pensioni, NASPI, DIS-COLL e assegno di inclusione.
  • Compatibilità: consentito con politiche cariche purché limitata al solo gettone di presenza.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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