Sono stabiliti i criteri e modalità di definizione dei percorsi di aggiornamento professionale che accompagnano il bonus ISCRO (‘indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa). Si trovano nel decreto del Ministero del Lavoro e MEF del 24 marzo 2022.
Cos’è il bonus ISCRO
Il bonus ISCRO (noto anche come bonus partita IVA), è stato previsto in via sperimentale per gli anni 2021, 2022 e 2023.
E’ un beneficio che spetta ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata INPS, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.
Per requisiti, calcolo, termini e modalità di domanda rimandiamo al nostro articolo “Come ottenere il bonus partita IVA 2022: requisiti e chi può fare domanda”.
Il percorso di aggiornamento professionale
Il bonus è accompagnato dalla partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale. Tali percorsi devono rispondere ai seguenti requisiti:
- mantenimento e aggiornamento delle conoscenze, abilità e competenze possedute dal beneficiario ai fini dell’adeguamento ai mutamenti della domanda del settore di mercato di riferimento
- acquisizione di un livello di conoscenze, abilità e competenze incrementali rispetto a quelle inizialmente possedute, spendibili nel contesto lavorativo di riferimento e in coerenza con il fabbisogno formativo del lavoratore.
Cosa deve fare il beneficiario nel bonus ISCRO
Saranno le regioni e le province autonome a:
- definire, nell’ambito della propria offerta formativa, i percorsi di aggiornamento professionale anche mediante accordi con le associazioni professionali
- rendere consultabili sui propri portali istituzionali e per settore economico professionale, i percorsi di aggiornamento professionale effettivamente disponibili, mettendo a disposizione un’area dedicata per consultare il catalogo e iscriversi alle iniziative di interesse.
La domanda di bonus ISCRO, presentata all’INPS equivale a dichiarazione di immediata disponibilità al percorso formativo ed il beneficiario, entro il termine di 30 giorni dalla data di domanda deve contattare il centro per l’impiego, secondo le modalità definite dalle regioni e province autonome stesse.
Sarà ANPAL a monitorare la partecipazione ai percorsi di aggiornamento professionale.
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