La lavasciuga, ovvero la lavatrice con funzione di asciugatrice, può dare diritto al bonus mobili ed elettrodomestici 2019 in caso di ristrutturazione dell’immobile? Il dubbio è lecito per un un doppio ordine di motivi: in primo luogo perché non rientra nella lista degli elettrodomestici agevolabili nell’allegato II al decreto legislativo 49/2014 e in secundis perché non esistono sul mercato lavasciuga di classe A+ (la classe A è quella massima).
Bonus lavasciuga 50%: i chiarimenti delle Entrate su elettrodomestico e classe energetica
L’Agenzia delle Entrate ha fatto chiarezza rispondendo all’interpello di un contribuente e ammettendo la detrazione Irpef del 50%.
La presa di posizione ufficiale delle Entrate è appunto consultabile nella risposta 245/2019: in caso di ristrutturazioni, ha diritto al bonus mobili il contribuente che acquista una lavasciuga di classe A (stessa eccezione prevista per i forni del resto).
Con l’occasione l’Ente ha chiarito che l’elenco degli elettrodomestici ammessi ha carattere esemplificativo e non ha pretese di completezza. La lista, in altre parole, lascia spazio ad altri prodotti.Come si legge, già nella circolare n. 7/2018, l’etichetta energetica ai fini del bonus è richiesta solo quando obbligatoria.
Il riferimento legislativo per individuare la classe energetica è al decreto del ministero dell’Industria, del commercio e dell’artigianato del 7 ottobre 1998 sulle modalità di applicazione delle etichette energetiche, dal quale emerge che le classi di efficienza energetica per le lavasciuga vanno da “A” (consumi di energia più bassi) a “G” (consumi di energia più alti). In conclusione, quindi, l’etichetta che riporta la classe “A” per la lavasciuga, gli riconosce la massima efficienza energetica prevista per questo tipo di elettrodomestico.
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