Bonus lavoro turismo 2025: torna l’Incentivo per notti e straordinari

Nel 2025, il "bonus lavoro turismo" torna a sostenere lavoratori e imprese del settore, offrendo agevolazioni per notti e straordinari
4 settimane fa
2 minuti di lettura
bonus lavoratori turismo
Foto © Licenza Creative Commons

A partire da luglio 2024, il settore turistico ha visto cessare il “bonus lavoro turismo”, un incentivo destinato ai lavoratori del comparto. Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 riapre questa possibilità, reintroducendo il beneficio. L’intento è quello di garantire di nuovo un supporto economico a coloro che lavorano in questo settore essenziale per l’economia italiana.

Questo provvedimento, già apprezzato nelle sue versioni precedenti, torna con le stesse modalità e criteri, offrendo un’importante agevolazione per i lavoratori e per i datori di lavoro che ne beneficeranno nuovamente.

Ricordiamo che la manovra di bilancio 2025 è stata varata da Governo il 15 ottobre 2024. Il testo, come bollinato, ora è al Parlamento dove Camera e Senato dovranno discutere, avanzare eventuali proposte emendative e approvarlo in via definitiva entro la fine dell’anno in corso.

L’introduzione del bonus lavoro turismo

Il “bonus lavoro turismo” è stato originariamente introdotto dal Decreto Lavoro nel 2023 (art. 39-bis, comma 1, decreto-legge n. 48/2023) come un trattamento integrativo speciale riservato a chi opera nel settore turistico e nei servizi connessi, come gli stabilimenti balneari. Questo strumento nasceva con l’obiettivo di fornire un sostegno economico ai lavoratori stagionali e a coloro che sono coinvolti in particolari attività lavorative caratterizzate da turni notturni e straordinari nei giorni festivi.

Uno dei vantaggi più rilevanti di questo bonus era che non contribuiva alla formazione del reddito imponibile, permettendo quindi ai beneficiari di usufruire di un supporto fiscale senza che questo comporti un aumento dell’imposta sul reddito. Il beneficio è stato applicato per la prima volta tra il 1° giugno 2023 e il 21 settembre 2023. In sostanza, per questo periodo i lavoratori del settore privato nel comparto turistico hanno ricevuto una maggiorazione del 15% sulle retribuzioni lorde per le ore lavorate in turni notturni e/o nei giorni festivi. Potevano richiederlo i lavoratori dipendenti del settore turistico che nel 2022 non avevano superato un reddito complessivo di 40.000 euro.

La proroga del 2024

Successivamente, con la Legge di Bilancio 2024, il governo ha deciso di prorogare questo incentivo fino al 30 giugno 2024, estendendo di sei mesi la possibilità per i lavoratori di beneficiare di tale bonus. Anche in questa fase, il provvedimento ha mantenuto i criteri di accesso legati al reddito. Quindi, potevano richiederlo i lavoratori dipendenti del settore turistico che nel 2023 non avevano superato un reddito complessivo di 40.000 euro.

Anche per questa edizione, la struttura del bonus prevedeva un’integrazione del 15% sulle retribuzioni lorde per il lavoro svolto in orari notturni e durante i festivi, con l’importo accreditato direttamente nella busta paga del lavoratore. I datori di lavoro, dal canto loro, potevano recuperare l’importo versato sotto forma di credito d’imposta, utilizzabile in compensazione tramite il Modello F24, avvalendosi del codice tributo 1702. Tuttavia, a seguito di alcune modifiche operative da parte dell’Agenzia delle Entrate, tale codice ha subito cambiamenti tecnici che ne hanno semplificato l’uso.

Un aspetto da sottolineare, per entrambe le edizioni (2023 e 2024) è che il bonus non veniva erogato automaticamente: i lavoratori dovevano fare esplicita richiesta ai propri datori di lavoro per poter beneficiare di questo incentivo.

Bonus lavoro turismo: la reintroduzione nel 2025

Il 30 giugno 2024 ha, dunque, segnato la scadenza dell’incentivo, senza che ci fossero ulteriori proroghe o estensioni immediate. Di conseguenza, a partire da luglio 2024, i lavoratori del settore turismo non hanno più trovato il trattamento integrativo in busta paga, vedendo così ridotto il loro stipendio netto.

La manovra di bilancio 2025 reintroduce il bonus, riconoscendo questo beneficio ai lavoratori del comparto turistico per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 e il 30 settembre 2025. Anche in questa nuova versione, le condizioni di accesso e le modalità operative rimangono invariate rispetto alle edizioni precedenti. Il reddito massimo per beneficiario del bonus resta fissato a 40.000 euro, ma questa volta sarà riferito all’anno d’imposta 2024.

Anche per questa edizione, il lavoratore dovrà fare richiesta al datore.

Riassumendo

  • Il bonus lavoro turismo è reintrodotto per il periodo gennaio-settembre 2025 (manovra bilancio)
  • Il bonus offre un’integrazione del 15% su lavoro notturno e festivo straordinario.
  • È destinato ai lavoratori turistici con reddito inferiore a 40.000 euro annui.
  • I datori di lavoro recuperano l’importo del bonus tramite credito d’imposta.
  • Il bonus non è automatico: i lavoratori dovranno richiederlo al datore di lavoro.
  • La reintroduzione del bonus sostiene economicamente lavoratori e imprese del settore turistico.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Cifre sui tagli veri o presunti alla sanità italiana
Articolo precedente

I tagli alla sanità ci sono stati e chi li ha fatti?

Pensioni di vecchiaia 2025 con 16 mesi di arretrati o un assegno più alto, ecco cosa fare a 67 anni
Articolo seguente

Pensioni di vecchiaia 2025 con 16 mesi di arretrati o un assegno più alto, ecco cosa fare a 67 anni