“Viva la mamma, affezionata a quella gonna un po’ lunga. Indaffarata sempre e sempre convinta, a volte un po’ severa. Viva la mamma, viva la favola degli anni cinquanta, così lontana eppure così moderna e così magica“, canta Edoardo Bennato con il brano Viva la mamma.
La mamma è sempre la mamma. È il punto di riferimento per ognuno di noi fin dalla nascita, sempre pronta a sostenerci e aiutarci nei momenti di difficoltà.
A partire dalla casa, passando per il lavoro, fino ad arrivare alla cura dei figli, sono tante le incombenze sulle spalle delle mamme.
Bonus mamma 2024, cosa prevede: requisiti e importo
Una Manovra da circa 24 miliardi di euro quella che è stata approvata dal Consiglio dei ministri. Varie le misure introdotte per garantire un sostegno alle famiglie italiane, come ad esempio il cosiddetto Bonus mamma 2024. Ebbene, come si legge sul sito ufficiale del governo, la stessa Premier Giorgia Meloni ha fatto sapere che tra le misure più significative si annovera:
“il tema della decontribuzione delle madri. Cioè, noi prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore. Voi sapete che i contributi previdenziali vengono pagati un terzo dal lavoratore e due terzi dal datore di lavoro. La quota del lavoratore per le madri che hanno due o tre figli la paga lo Stato, ovviamente con dei limiti. Il limite è per le madri con due figli fino a quando il secondo figlio, cioè il più piccolo, ha 10 anni; per le madri con tre o più figli, fino a quando il figlio più piccolo ha 18 anni.
Il concetto che noi vogliamo stabilire è che una donna che mette al mondo almeno due figli, in una realtà nella quale noi abbiamo disperato bisogno di invertire i dati sulla demografia, ha già offerto un importante contributo alla società. E quindi lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali, facendo una cosa che non solo aiuta anche in termini di riconoscimento pensionistico, ma che aiuta anche a smontare il racconto per il quale favorire la natalità è un disincentivo al lavoro delle donne”.
Asilo nido gratis per il secondo figlio e novità congedo parentale
Soffermandosi sul tema delle famiglie con figli, il governo ha deciso di rafforzare il fondo per gli asili nido mettendo sul campo tra i 150 milioni e 180 milioni di euro.
Ma non solo, le famiglie potranno beneficiare di importanti novità anche per quanto concerne il congedo parentale. Entrando nei dettagli, a partire dal 2024 le famiglie potranno beneficiare di cinque mesi di congedo di maternità retribuiti al 100% e di un mese aggiuntivo utilizzabile sia dalla madre che dal padre entro il compimento dei sei anni del figlio. In questo caso la retribuzione è pari all’80%. La nuova Legge di Bilancio va ad aggiungere un nuovo mese con retribuzione al 60%, sempre fino al compimento dei sei anni del figlio. Restano poi gli otto mesi con retribuzione al 30%, già in vigore.