Il bonus mamma previsto con la legge di bilancio 2024 è operativo, dopo la circolare INPS di qualche giorno fa che ne ha analizzato i dettagli oltre che dettarne le istruzioni operative per i datori di lavoro.
Il beneficio, che si concretizza in un esonero contributivo per la parte a carico della lavoratrice madre, spetta purché il contratto di lavoro sia a tempo indeterminato. A questo proposito è giunto in redazione un quesito.
Salve, sono una lavoratrice madre di tre figli minorenni. Attualmente il mio contratto di lavoro è a tempo determinato.
Come funziona il beneficio
La legge di bilancio 2024 (comma 213) ha previsto l’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro riparametrato su base mensile. È questo il c.d. bonus mamma.
Dunque, un abbattimento totale della contribuzione previdenziale a carico della lavoratrice madre. Al riguardo la norma dice che ne hanno diritto, purché con contratto di lavoro a tempo indeterminato:
- le lavoratrici madri di tre o più figli, sino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo
- solo per il 2024, le lavoratrici madri di due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Ne sono escluse le lavoratrici del settore domestico. Si applica, per il periodo di paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026. Se, tuttavia, il figlio compie 18 anni prima del 31 dicembre 2026, il bonus si interrompe prima. Per averlo, bisogna comunicarlo espressamente al datore di lavoro (che può essere sia pubblico che privato).
Esempio
La lavoratrice, alla data del 1° gennaio 2024, è madre di tre figli.
Il beneficio, se richiesto, trova applicazione a partire dal 1° gennaio 2024. Se il figlio più piccolo compie, ad esempio, il 18° anno di età il 19 ottobre 2025, l’applicazione del bonus termina nel mese di ottobre 2025.
Bonus mamma, il passaggio da contratto determinato a indeterminato
Come detto, per espressa previsione della norma, il beneficio dell’esonero si può avere solo laddove la lavoratrice madre abbia un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Inclusi anche i contratti di apprendistato.
A questo proposito, nella circolare INPS sul bonus mamma (requisiti, domanda e importo), l’istituto ha chiarito che
Qualora un rapporto di lavoro a tempo determinato venga convertito a tempo indeterminato, l’esonero può trovare legittima applicazione a decorrere dal mese di trasformazione a tempo indeterminato.
Ne consegue che, in merito al quesito della nostra lettrice, nel rispetto di tutti gli altri requisiti, si potrà avere il bonus mamma ma solo a partire dal mese di luglio 2024, ossia da quando il contratto di lavoro da determinato passerà a indeterminato.