Bonus mamma, domanda al via: differenze iter e documenti per donne incinta e per chi ha partorito

Bonus mamma domani, requisiti e domanda: differenza per donne incinta e per chi ha già partorito. Quali documenti si devono presentare per certificare di averne diritto?
7 anni fa
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C’è grande attesa per il debutto del bonus mamma domani: le domande partiranno tra due giorni, come annunciato da circolare Inps. In linea generale c’è da prevedere che, per “prenotarsi” gli 800 euro, le aventi diritto faranno richiesta del bonus natalità non appena perfezioneranno i requisiti, ovvero al settimo mese di gravidanza. Tuttavia, soprattutto all’inizio in cui il bonus mamma avrà effetto retroattivo per chi ha partorito dal primo gennaio 2017 in poi, è facile prevedere che ci saranno molte neomamme a fare domanda.

Quali differenze ci sono? L’iter è lo stesso (come si legge nella circolare Inps sul bonus natalità) la domanda va presentata in via telematica. Quello che cambia, visti i presupposti diversi, sono i documenti da presentare.

Bonus mamma domani, domanda donne incinta: come certificare la gravidanza

Lo stato di gravidanza (dal settimo mese in poi per avere diritto al bonus mamma domani) deve essere certificato tramite:

– certificato originale o copia autentica, da presentare allo sportello o spedito a mezzo raccomandata;

– numero di protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico SSN o convenzionato ASL;

– trasmissione del certificato all’Inps per domanda relativa ad altra prestazione per la stessa gravidanza;

– indicazione del numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del SSN o convenzionato, con indicazione del codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso (possibilità riservata alle lavoratrici incinta).

Bonus mamma domani, domanda dopo il parto: documenti e scadenza

La circolare Inps ricorda che la domanda per il bonus mamma domani deve essere inoltrata “improrogabilmente entro un anno dal verificarsi dell’evento” prevedendo un’eccezione solo per i nati dal 1° gennaio al 4 maggio 2017, per compensare i ritardi nell’emanazione della circolare (in questo caso infatti “il termine di un anno per la presentazione decorre dal 4 maggio”).

In caso di domande a parto avvenuto, bisogna specificare il codice fiscale del bambino.

Infine le cittadine extracomunitarie in possesso del permesso di soggiorno valido ai fini dell’assegno di natalità devono certificarlo inserendo gli estremi del documento nella domanda.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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