Bonus mamma, domanda da febbraio: arretrati salvi?

L’applicazione operativa del bonus mamma è da febbraio 2024, ma la legge dice che spetta da gennaio. Salvi gli arretrati?
11 mesi fa
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bonus mamma
Foto © Pixabay

Il nuovo bonus mamma è in vigore dal 1° gennaio 2024. Il punto è che l’INPS ha emanato le istruzioni operative e i chiarimenti solo il 31 gennaio. Quindi, nella sostanza il bonus risulta applicabile operativamente dal mese di febbraio.

Ma cosa succede per l’arretrato di gennaio? È perso?

Prima di chiarire il dubbio, è doveroso un riepilogo per questo nuovo beneficio. Previsto alla legge di bilancio 2024, si sostanzia nell’esonero totale della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico della lavoratrice madre.

La sua applicazione è prevista per il periodo paga che va dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, e comunque non oltre il mese in cui risultano verificati tutti i requisiti per averlo.

Ma quali sono i vantaggi?

Una busta paga più alta. La lavoratrice non dovrà accollarsi la quota contributiva a proprio carico.

Serve contratto a tempo indeterminato

Il primo requisito è che deve trattarsi di lavoratrice made con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

E il bonus mamma in caso di trasformazione da determinato a indeterminato, si applica dal mese in cui avviene detta trasformazione.

Il beneficio non trova terreno di applicazione, in ogni caso, per il settore domestico.
Il secondo è più importante requisito è che la lavoratrice sia madre di tre o più figlio. E il beneficio si applica non oltre il mese in cui il più piccolo compie 18 anni.

Limitatamente al periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2024, possono avere il bonus mamma anche le lavoratrici madri di due o più figli, non oltre il mese di compimento del 10° anno del figlio più piccolo.

Bonus mamma, gli arretrati non si perdono

L’applicazione deve essere specificamente richiesta dalla lavoratrice. In dettaglio, la domanda bonus mamma deve farsi al datore di lavoro, comunicando anche i codici fiscali dei figli. La lavoratrice, tuttavia, potrebbe comunicare detti codici fiscale anche in autonomia, tramite apposito applicativo web che l’INPS metterà a disposizione.

Una volta ricevuta la richiesta di applicazione, il datore di lavoro applica lo sgravio mediante i flussi mensile Uniemens. Ciò a partire dal flusso di competenza del mese di febbraio 2024.

In merito all’arretrato di gennaio, poiché la Circolare INPS bonus mamma è giunta solo il 31 gennaio 2024, mentre il bonus trova applicazione già dal primo mese dell’anno, nello stesso documento l’INPS ha fatto sapere che il recupero degli arretrati sarà fatto nei flussi Uniemens di marzo, aprile e maggio 2024.

Riassumendo

  • la legge di bilancio 2024 ha introdotto il bonus mamma per le lavoratrici madri di tre o più figlio (ovvero solo per il 2024, di due o più figli)
  • la lavoratrice deve farne specifica richiesta al datore di lavoro
  • il datore di lavoro applica l’esonero nei flussi Uniemens
  • è applicabile per il periodo paga 1° gennaio 2024 – 31 dicembre 2026, e comunque non oltre il mese in cui risultano soddisfatti i requisiti richiesti
  • l’arretrato di gennaio 2024 non è perso se spettante.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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