Il bonus mamme lavoratrici spetta solo per i figli minorenni a carico? Come canta Anna Tatangelo: “Mamma tu per me sei la più bella, sei più bella di una stella. Sei solo tu che dai calore e tanto amore, regalandomi il tuo sole, per far luce nel mio cuore. Perché sei tu che fai più bella la mia vita”.
Per ogni figlio la propria mamma è la più bella di tutte. Ci ama fin da prima di venire alla luce e ci sostiene nel corso della nostra vita, sia dal punto di vista affettivo che pratico.
A partire dall’alimentazione fino ad arrivare all’istruzione, sono tante le volte in cui i genitori mettono mano al portafoglio. Un gesto di per sé semplice, che per molti risulta complicato. Questo perché i soldi sembrano non bastare mai. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie con figli. Pertanto, il governo ha deciso di mettere in campo una nuova misura a sostegno delle donne lavoratrici.
Bonus mamme lavoratrici: spetta solo per i figli minorenni a carico?
A tal proposito è giunto in redazione il quesito di una lettrice che ci chiede: “Buongiorno, mi chiamo Rosaria e lavoro con contratto a tempo indeterminato presso un’azienda dolciaria. Sono mamma di una bambina di 10 anni e due ragazzi che hanno rispettivamente 17 anni e 14 anni. Vi scrivo per chiedervi se il bonus mamme lavoratrici spetta solo per i figli minorenni o mi verrà riconosciuto anche quando il più grande diventerà maggiorenne. Vi ringrazio anticipatamente per la risposta”.
A rispondere ci pensa la stessa Inps attraverso la circolare numero 27 del 31 gennaio 2024 da cui si evince che il bonus viene riconosciuto alle donne lavoratrici che nel periodo compreso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 sono mamme di tre figli o più figli, a patto che il più piccolo sia minorenne.
Solamente fino al 31 dicembre 2024, inoltre, viene riconosciuto a coloro che sono mamme di due figli. Questo a patto che il più piccolo abbia un’età inferiore a 10 anni.
“La realizzazione del requisito si intende soddisfatta al momento della nascita del terzo figlio (o successivo) e la verifica dello stesso requisito si cristallizza alla data della nascita del terzo figlio (o successivo), non producendosi alcuna decadenza dal diritto a beneficiare della riduzione contributiva in oggetto in caso di premorienza di uno o più figli o dell’eventuale fuoriuscita di uno dei figli dal nucleo familiare o, ancora, nelle ipotesi di non convivenza di uno dei figli o di affidamento esclusivo al padre”.
Alcuni esempi pratici forniti dall’Inps
Sempre attraverso la circolare poc’anzi citata, l’istituto ha fornito alcune casistiche per rendere chiare le modalità di applicazione del bonus. Ad esempio, se la donna lavoratrice, in data 1 gennaio 2024, è mamma di tre figli e il più piccolo compie 18 anni il 19 ottobre 2025, allora il bonus termina nel mese di ottobre 2025. Se il 1° gennaio 2024 è mamma di due figli e il figlio più piccolo compie 10 anni il 18 luglio 2024, allora il bonus termina nel mese di luglio 2024.
Se una donna lavoratrice è mamma di due figli in data 1 agosto 2024 e il 2 marzo 2025 nasce il terzo figlio, allora il bonus si applica fino al 31 dicembre 2024. “Dal 1° gennaio 2025 al 28 febbraio 2025 non si applica alcuna riduzione contributiva. A partire dal 1° marzo 2025 e fino al 31 dicembre 2026 si applica l’esonero”.
Non ha diritto al bonus, invece, la donna lavoratrice che in data 1 gennaio 2024 risulta essere mamma di tre figli, tutti e tre maggiorenni.