Bonus Meloni e Bonus Renzi. Cumulo o conflitto in busta paga?

In molti già si stanno chiedendo se il bonus Meloni escluda il bonus Renzi in busta paga, ecco cosa aspettarsi
5 mesi fa
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giorgia meloni riforma
@ pixabay

Bonus Meloni, bonus befana o bonus tredicesima, chiamatelo come volete ma la sostanza non cambia, nella busta paga di gennaio 2025 i lavoratori dipendenti riceveranno un bonus di 100 euro. Cosi tanto clamore solo per 100 euro, già in parte destinati a coprire l’inflazione sempre più galoppante degli ultimi mesi che sta riducendo e di molto, il potere di acquisto degli italiani.

Detto ciò però, in molti già si stanno chiedendo se il bonus Meloni escluda il bonus Renzi o viceversa. Ebbene, per dare una risposta a questa domanda, è necessario soffermarsi su quello che è l’attuale contenuto del decreto di riforma dell’Irpef che introduce il bonus Meloni mettendolo a confronto con il bonus Renzi.

Bonus Meloni e bonus Irpef possono coesistere in busta paga? Alla fine chi prenderà 200 euro in più?

Il nuovo bonus Meloni

Innanzitutto, iniziamo col dire che il bonus spetterà solo ai lavoratori dipendenti. O ai titolari di redditi ad essi assimilati.

Non a tutti però. Infatti, non ci sono abbastanza soldi per soddisfare tutta la platea di cittadini che potrebbe comunque aver bisogno dell’indennità.

Infatti, riprendendo in parte le impostazioni del bonus Renzi, il nuovo bonus di 100 spetterà ai lavoratori dipendenti per i quali, nell’anno 2024, saranno verificate tutte le seguenti condizioni:

  • reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;
  • coniuge non separato e almeno un figlio, entrambi a carico, oppure almeno un figlio a carico, ove l’altro genitore manchi o non abbia riconosciuto il figlio e il contribuente non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato, o se vi siano figli adottivi, affidati o affiliati del solo contribuente e questi non sia coniugato o, se coniugato, si sia successivamente separato;
  • imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente (con esclusione di pensioni e di assegni a esse equiparati), percepiti dal lavoratore, d’importo superiore a quello delle detrazioni spettanti.

Dunque, ci vuole un reddito lordo entro una certa soglia, ci devono essere dei familiari a carico.

Inoltre chi riceve il bonus deve avere capienza fiscale. Dunque ciò sta a significare che l’Irpef lorda dovuta sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni. Il riferimento è alle detrazioni per tipologia di reddito, nel caso specifico, reddito da lavoro dipendente. Si tratta di abbattimenti sull’Irpef che spettano ai lavoratori sul reddito da dipendente (volendo semplificare).

Visto il riferimento alla capienza fiscale, non è sbagliato affermare che i più poveri non prenderanno il bonus Meloni.

Sembrerebbe che l’importo di 100 euro sia solo teorico. Infatti lo stesso è soggetto a ritenuta e visto il riferimento ai redditi fino a 28.000 euro, l’irpef applicabile è quella del 23%. Poi si deve tenere conto dell’effettivo periodo di lavoro. A ogni modo, sarà sempre il datore di lavoro a  verificare in sede di conguaglio il diritto al bonus.

Il bonus Renzi

I requisiti per prendere il bonus Renzi ex art1 DL 3/2020, sono abbastanza in linea con quelli del bonus befana.

Infatti, a monte c’è sempre la verifica della capienza fiscale nonchè la soglia massima reddituale di 28.000 euro. Nello specifico, per il bonus Renzi, il dipendente deve avere un reddito complessivo non superiore a 15.000 euro. Se il contratto è part-time o full-time poco cambia.

Detto ciò, l’indennità è accreditata in busta paga anche se il reddito complessivo è superiore a 15mila euro ma non a 28mila euro.

Ciò a condizione che:

  • la somma di determinate detrazioni (per carichi di famiglia, per reddito da lavoro dipendente e assimilati, per interessi passivi su prestiti o mutui contratti entro il 2021, per le rate relative alle spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 riferite a spese sanitarie, interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici, nonché a detrazioni previste da altre disposizioni normative);
  • è di ammontare superiore all’Irpef a debito.

In tale ipotesi, il bonus Irpef (ex Bonus Renzi) è riconosciuto per un ammontare pari alla differenza tra la somma delle detrazioni ivi elencate e l’imposta lorda.

Il bonus spetta anche per tutto il 2024, fino a 1200 euro annui. L’indennità potrebbe essere confermata anche per il prossimo anno.

Bonus Meloni e Bonus Renzi. Cumulo o conflitto in busta paga?

Arriviamo così a dare una risposta alla domanda che ci siamo posti in premessa.

Bonus Meloni e bonus Irpef possono coesistere in busta paga? Chi prenderà 200 euro?

Ebbene, nel teso attuale del decreto di riforma non sembrerebbero esserci divieti di cumulo. Tuttavia il decreto è stato approvato solo in esame preliminare, da qui fino alla sua approvazione definitiva l’indennità di 100 euro potrebbe cambiare. Dunque bisognerà attendere il testo definitivo del decreto per capire se le due indennità saranno cumulabili o meno.

A ogni modo, visto, per entrambi i bonus, il riferimento al limite di 28.000 euro e alla capienza fiscale sui redditi da lavoro dipendente, se si considerano solo i requisiti non ci sono preclusioni di cumulo. Tuttavia, non rimane che attendere nuove indicazioni dal Governo.

Riassumendo…

  • Il Governi Meloni introdurrà un nuovo bonus di 100 euro in busta paga;
  • non è ancora chiaro se l’indennità opererà come un aumento del bonus Renzi di gennaio 2025 o se sarà un’indennità a se;
  • in tale ultimo caso, da chiarire il possibile cumulo con il bonus Renzi.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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