Modificata la platea degli assegnatari e le modalità di assegnazione del cosiddetto “Bonus merito docenti”. Vediamo a chi spetta e le nuove modalità che verranno introdotte a partire dal primo gennaio 2020.
Bonus merito scolastico: di cosa si tratta?
Il bonus in questione, sostanzialmente, è un contributo, tra i 200 e i 500 euro, distribuito ai docenti in base a meriti scolastici quali, ad esempio, maggiori progetti e coinvolgimento nell’attività scolastica ecc.
Ai sensi dell’all’art.1, comma 126, della Legge 13 luglio 2015 n. 107 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti): “Per la valorizzazione del merito del personale docente, istituito presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca un apposito fondo, con lo stanziamento di euro 200 milioni annui a decorrere dall’anno 2016, ripartito a livello territoriale e tra le istituzioni scolastiche in proporzione alla dotazione organica dei docenti, considerando altresì i fattori di complessità delle istituzioni scolastiche e delle aree soggette a maggiore rischio educativo, con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca”.
È il dirigente scolastico, sulla base dei criteri individuati dal comitato per la valutazione dei docenti, che, attualmente, assegna annualmente al personale docente una somma del fondo, sulla base di motivata valutazione.
Bonus merito: le nuove regole introdotte
La dotazione di 200 milioni di euro l’anno, a partire dal primo gennaio 2020, sostanzialmente, rimane tale, ma esso passerà nelle mani della “contrattazione integrativa”. Questo fondo potrà essere utilizzato in favore del personale scolastico senza vincolo di destinazione.
In altre parole, non sarà più il dirigente scolastico a decidere quali siano i docenti meritevoli o meno, ma i sindacati.
La capogruppo del movimento 5 Stelle in Commissione Istruzione al Senato, Bianca Laura Granato dichiara: “Mi sono battuta personalmente per questa misura e da insegnante prima ancora che da senatrice sono soddisfatta del risultato raggiunto”.
Cambia la platea dei beneficiari
Un’altra sostanziale modifica è quella che prevede l’allargamento della platea dei potenziali beneficiari del bonus.
A partire dal 2020, infatti, esso sarà aperto anche a tutti quei supplenti che hanno sottoscritto con la scuola un contratto a tempo determinato fino al termine delle attività didattiche o fino al termine dell’anno scolastico.
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