Il bonus mobili e grandi elettrodomestici rientra tra quelli, insieme al bonus verde, per i quali non è previsto l’obbligo di pagare con bonifico parlante.
Il bonifico parlante è quello su cui devono essere riportati:
- causale di versamento (va bene il riferimento di legge della detrazione fiscale)
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione
- i dati fiscali del destinatario del bonifico (imprese/fornitore).
Questo tipo di bonifico è soggetto a ritenuta d’acconto con aliquota dell’8%. La ritenuta è operata dalla banca o dalla posta.
Quando serve il bonifico parlante
Ad oggi, i bonus edilizi per i quali è necessario il bonifico parlante sono:
- superbonus
- bonus ristrutturazione 50%
- ecobonus ordinario
- sismabonus ordinario
- colonnine ricarica
- bonus barriere architettoniche 75%
- bonus facciate (non più esistente dal 2023).
In caso di errori è previsto che:
- laddove si sbagli la causale di versamento, il diritto al bonus non è perso (Circolare Agenzia Entrate n. 28/E del 2022)
- se si commettono errori che incidono sulla corretta applicazione della ritenuta d’acconto 8% che devono operare la banca o la posta, il contribuente può
- ripetere il bonifico
- oppure farsi rilasciare dall’impresa/fornitore una dichiarazione sostitutiva in cui l’impresa stessa attesta che i corrispettivi accreditati a suo favore sono stati correttamente contabilizzati ai fini della loro imputazione nella determinazione del suo reddito.
Bonus mobili, come compilare il bonifico
Il bonus mobili e grandi elettrodomestici, invece, non richiede il bonifico parlante. Richiede semplicemente che il pagamento della spesa risulti fatto con uno dei seguenti strumenti di pagamento tracciabili indicati nella Circolare Agenzia Entrate n. 17/E del 2023:
- bonifico bancario o postale ordinario
- carta di credito
- carta di debito.
Dunque, è possibile pagare con bonifico ordinario e NON parlante. Per la causale del bonifico non è richiesta alcuna indicazione specifica. Quindi, è libera. È sufficiente che il bonifico sia riconducibile alla spesa da cui poi deriva il bonus.
Ad esempio, si può anche mettere una causale del tipo “Saldo fattura n. 15/2023 per acquisto arredamento” oppure “Spese per arredi o elettrodomestici ai sensi dell’art. 16, comma 2, DL n. 63/2013, convertito nella legge n. 90/2013”.
Riassumendo…
- il bonus mobili e grandi elettrodomestici NON spetta se la spesa è pagata in contanti o con assegno
- la spesa può essere pagata con bonifico ordinario (NON parlante), carta di credito o carte di debito
- laddove si fa il bonifico la causale è libera purché permetta di ricondursi alla spesa da cui poi deriva il bonus mobili.