Il bonus mobili non spetta solo per acquisti destinati ad arredare la propria casa oggetto di ristrutturazione, ma spetta anche quando i beni sono destinati ad arredare ambienti condominiali oggetto anch’essi di lavori di ristrutturazione. Prima di capire come funziona il bonus mobili condominio, occorre richiamare il funzionamento generale di questo tipo di beneficio fiscale.
Si tratta dell’ulteriore detrazione fiscale del 50% da applicare sulla spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.
Esempio
Il sig. Antonio, nel 2022 ha sostenuto spese di ristrutturazione per la propria casa e su queste spese godrà del bonus ristrutturazione 50%. Nel 2022, lo stesso Antonio acquista mobili destinati ad arredare questa casa. Su queste ultime spese può godere anche del bonus mobili e grandi elettrodomestici.
Come funziona il bonus mobili condominio
Il bonus mobili condominio, come anticipato, spetta quando si acquistano mobili destinati ad arredare quelle parti comuni dell’edificio anch’esse oggetto di lavori di ristrutturazione. Ci riferiamo a guardiole, appartamento del portiere, lavatoi, ecc.
Esempio
Il condomino Alfa nel 2022 ha ristrutturato il locale comune destinato a lavatoio. Ogni condomino ha partecipato alla spesa. Quindi, ognuno godrà, per la propria quota, del bonus ristrutturazione 50%. Nel 2022 il condominio acquista mobili destinati ad arredare il lavatoio ristrutturato. Ogni condomino ha partecipato alla spesa. Quindi, ognuno di loro, per la propria quota parte potrà godere anche del bonus mobili su queste spese.
Attenzione però che i lavori edili fatti sulle parti comuni condominiali NON possono dar luogo a bonus mobili per acquisti destinati ad arredare la casa del condomino. Questo significa che:
- se i lavori di ristrutturazione interessano solo le parti comuni del condominio, poi ogni condomino può avere il bonus mobili per la propria quota sugli acquisti destinati ad arredare le parti oggetto di ristrutturazione
- laddove il singolo condomino fa lavori di ristrutturazione sul proprio singolo appartamento, questi potrà avere anche il bonus mobili per acquisti finalizzati ad arredare la propria casa oggetto dei lavori.
Limiti di spesa
Per completezza, ricordiamo, che il bonus mobili condominio e quello per la propria casa, richiedono che il pagamento delle spese per l’acquisto di tali beni risulti fatto con bonifico ordinario oppure carta di debito o credito.
C’è un limite massimo di spesa. Lo sgravio fiscale può applicarsi su un importo massimo di:
- 10.000 euro, per spese 2022
- 8.000 euro, per spese 2023
- 5.000 euro, per spese 2024.
L’importo è da riferirsi alla singola unità immobiliare oggetto di ristrutturazione. Quindi, se ad esempio, si ristruttura il lavatoio condominiale e anche la portineria, il bonus mobili per il condominio raddoppia.
In merito ai beni ammessi, se ci riferiamo ai mobili, rientrano le spese sostenute ad esempio per l’acquisto di letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.
Per quanto riguarda i grandi elettrodomestici è necessario che si tratti di elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe:
- A, per i forni
- E, per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie
- F, per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.
L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Trovi qui la guida aggiornata Agenzia Entrate bonus mobili e grandi elettrodomestici.