Bonus mobili: controlli sulla data di acquisto dei beni, chi perde la detrazione

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria
3 anni fa
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Bonus mobili 2022 senza pace, nuove modifiche al limite di spesa?

Per poter richiedere legittimamente il bonus mobili, la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella in cui si acquistano i mobili e i grandi elettrodomestici.

Cosa succede se questo ordine cronologico non viene rispettato?

Il bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione del 50% su una spesa max di 16.000 euro (spese 2021) che agevola l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile oggetto di lavori di recupero del patrimonio edilizio.

Nello specifico, i lavori edilizi che danno diritto all’ulteriore detrazione del 50% possono essere cosa individuati:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenzarestauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
  • edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;
  • ecc.

Bonus mobili: controlli sulla data di acquisto dei beni, chi perde la detrazione

Per poter richiedere legittimamente il bonus mobili, anche insieme al superbonus,  la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere precedente a quella in cui si acquistano mobili e grandi elettrodomestici.

Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile (Fonte guida bonus mobili).

La data di avvio dei lavori può essere dimostrata, per esempio, da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se è obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Nella provincia di Bolzano la comunicazione preventiva va inviata esclusivamente all’Ispettorato del Lavoro.

Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.

Da qui, se non si rispettano le indicazioni appena elencata, il bonus mobili è illegittimo. Laddove sia stato erroneamente indicato in dichiarazione dei redditi, sarà necessario versare la maggior imposta (al netto del bonus mobili), gli interessi e le sanzioni.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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