Bonus mobili grazie alla caldaia: ecco quando è possibile

La sostituzione della caldaia può consentire l'accesso al bonus mobili, ma solo se classificata come manutenzione straordinaria
2 mesi fa
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bonus mobili
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Il bonus mobili può essere un’opportunità interessante per chi intende effettuare acquisti di nuovi arredi o elettrodomestici, ma è essenziale comprendere come accedere a questa agevolazione in relazione ai lavori di ristrutturazione domestica, in particolare quando si tratta di sostituire una caldaia. Non tutti i lavori che coinvolgono la caldaia, infatti, consentono di beneficiare di questo bonus, e ciò dipende dalla classificazione degli interventi stessi.

In particolare, la possibilità di ottenere il bonus mobili quando si effettua la sostituzione della caldaia dipende essenzialmente da come vengono qualificati i lavori di ristrutturazione.

Bonus mobili: attenzione ai lavori

Se l’intervento rientra tra quelli indicati dall’articolo 16-bis del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR), che prevede la detrazione fiscale del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio, allora sarà possibile usufruire anche del bonus mobili ed elettrodomestici. In particolare, questi interventi devono essere classificati come manutenzione straordinaria per poter essere inclusi nel perimetro della detrazione.

D’altra parte, se la sostituzione della caldaia viene considerata un intervento soggetto all’Ecobonus, regolamentato dall’articolo 1, comma 347 della legge n. 296/2006, che riguarda la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione e altre misure di efficienza energetica, il bonus mobili non sarà applicabile. È importante dunque comprendere la distinzione tra i due tipi di intervento.

Quando la sostituzione della caldaia rientra nella manutenzione straordinaria

La chiave per poter accedere al bonus mobili (che è in scadenza con spese sostenute entro il 31 dicembre 2024), dunque, risiede nella qualificazione dell’intervento come manutenzione straordinaria. La sostituzione di una caldaia, che è un componente fondamentale dell’impianto di riscaldamento, può essere considerata tale, a patto che si tratti di un’operazione che vada oltre la semplice riparazione o manutenzione ordinaria. In altre parole, se l’intervento prevede modifiche significative all’impianto o la sua modernizzazione, allora potrà essere classificato come un intervento di manutenzione straordinaria, e di conseguenza dar diritto anche al bonus mobili.

Secondo l’Agenzia delle Entrate, interventi di manutenzione straordinaria includono quelli che riguardano le singole unità immobiliari abitative e che comportano un miglioramento strutturale. La sostituzione di una caldaia con una nuova, soprattutto se più efficiente e moderna, rientra spesso in questa categoria. Questo principio è stato chiarito anche dalla circolare sui bonus edilizi (Circolare n. 17/2023), che specifica come l’intervento di sostituzione della caldaia possa essere considerato una manutenzione straordinaria, purché vi sia una sostanziale miglioria dell’impianto esistente.

Quando il bonus mobili non è applicabile con la caldaia

D’altra parte, se la sostituzione della caldaia rientra nel quadro degli interventi coperti dall’Ecobonus, non sarà possibile accedere al bonus mobili. L’Ecobonus è infatti finalizzato a promuovere interventi di efficientamento energetico, come la sostituzione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione, che prevedono anche la messa a punto del sistema di distribuzione del calore. Anche se questi interventi rappresentano un miglioramento significativo in termini di efficienza energetica, non sono considerati lavori di recupero edilizio secondo quanto stabilito dall’articolo 16-bis del TUIR. Pertanto, non generano i requisiti necessari per richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici.

Questa distinzione può risultare apparentemente sottile, ma è fondamentale per determinare l’accesso ai diversi incentivi fiscali. Se un contribuente intende usufruire del bonus mobili, è cruciale che la sostituzione della caldaia venga effettuata nell’ambito di un intervento di manutenzione straordinaria, piuttosto che in un contesto di riqualificazione energetica specifica.

Le implicazioni per i contribuenti

Per chi intende sostituire la caldaia e allo stesso tempo beneficiare del bonus mobili, è quindi consigliabile prestare particolare attenzione alla qualificazione dell’intervento. Consultare un tecnico qualificato o un consulente fiscale può aiutare a chiarire se l’intervento possa essere inquadrato come manutenzione straordinaria e, in tal caso, aprire la strada per accedere al bonus mobili.

Inoltre, per evitare spiacevoli sorprese, è importante raccogliere tutta la documentazione necessaria che dimostri la natura dell’intervento effettuato. Questo può includere preventivi, fatture e dichiarazioni tecniche che attestino la tipologia di lavori eseguiti, in modo da essere certi che l’intervento sia conforme alle normative vigenti e possa effettivamente beneficiare delle detrazioni fiscali previste.

Come funziona il bonus mobili in dettaglio

Una volta accertato che l’intervento di sostituzione della caldaia rientra tra quelli ammessi per il bonus mobili, il contribuente potrà beneficiare di una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato. Questo bonus è applicabile su una spesa massima di 5.000 euro per gli acquisti effettuati nel 2024, mentre nel 2023 il tetto era di 8.000 euro.

È importante ricordare che il bonus mobili si riferisce solo a mobili nuovi e a grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), e che questi devono essere destinati ad arredare l’immobile oggetto della ristrutturazione. Tra gli articoli che possono beneficiare del bonus vi sono letti, armadi, divani, elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, e molto altro.

Riassumendo

  • Il bonus mobili è accessibile solo se la sostituzione della caldaia rientra nella manutenzione straordinaria.
  • La manutenzione straordinaria permette la detrazione fiscale del 50% per interventi sul patrimonio edilizio.
  • Se la caldaia è sostituita con Ecobonus, non si può ottenere il bonus mobili.
  • La classificazione dei lavori è fondamentale per accedere ai diversi incentivi fiscali.
  • Il bonus mobili prevede una detrazione del 50% per acquisti fino a 5.000 euro per acquisti del 2024.
  • È importante consultare tecnici e raccogliere documenti per garantire l’accesso alle agevolazioni fiscali.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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