Bonus mobili nel 730. I Documenti da conservare per 5 anni

I documenti andranno conservati fino al del 31 dicembre del 5° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione
2 anni fa
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Bonus mobili, che botta con il nuovo limite
Foto © Pixabay

Nel 730 2023 e nel modello Redditi, possono essere scaricate anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Se questi sono per l’immobile che è stato oggetto di interventi di ristrutturazione. Infatti, è riconosciuta al contribuente la possibilità di detrarre dal reddito non solo le spese di ristrutturazione. Ma anche quelle per i mobili e gli elettrodomestici. Le due detrazioni sono separate nel senso che ognuna gode di un proprio limite di spesa. La detrazione per i mobili e gli elettrodomestici, però, è strettamente legata a quella prevista per le spese di ristrutturazione.

Ad esempio, per prendere il bonus mobili rispetto alle spese sostenute nel 2022, è necessario che, a monte, l’intervento di recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ecc.) sia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici (legge n. 234/2021, articolo 1, comma 37).

Rispettata tale condizione, vediamo quali sono i documenti che il contribuente deve conservare per rispondere ad eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle entrate.

Il bonus mobili

Il bonus mobili, ex art.16 comma 2 del DL 63/2013, consiste in una detrazione pari al 50%, sulle spese sostenute per l’acquisto di:

  • mobili;
  • grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.

La detrazione opera su una spesa di importo massimo di 10.000 euro per l’anno 2022,  8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024.

Le spese 2022 potrebbero avere effetti sul limite di spesa 2023.

Il bonus mobili spetta a condizione che l’immobile al quale i mobili e gli elettrodomestici sono destinati sia oggetto di lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, ecc.

La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. Per il bonus mobili non sono ammessi cessione del credito e sconto in fattura.

Il bonus mobili nel 730. Tutti i documenti da conservare

Per detrarre la spesa per i mobili e gli elettrodomestici nel 730/2023, è necessario che i pagamenti 2022 siano avvenuti con bonifico o carta di debito o credito. Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.

Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.  Se si paga con carta, la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente. Dunque le spese pagate il 31 dicembre 2022, possono essere detratte (1° quota delle 10) a partire dalla dichiarazione di quest’anno. Prenderanno il limite di spesa più alto, 10.000 euro anziché’ 8.000.

Sono agevolati anche gli acquisti effettuati tramite finanziamento.

La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità prima indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria (vedi guida Agenzia delle entrate).

Detto ciò, il consiglio è quello di conservare i documenti che vedremo a breve, fino al del 31 dicembre del 5° anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione in cui viene inserita l’ultima rata di detrazione.

A ogni modo, il contribuente dovrà conservare (Fonte guida agenzia delle entrate):

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente.

Andranno conservate anche le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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