La possibilità di portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo si trasforma in un risparmio per il contribuente che equivale ad una rata del mutuo l’anno. Facciamo i conti della detrazione Irpef sul mutuo per valutarne la convenienza.
Detrazione interessi mutuo: calcolo
Il Fisco prevede la possibilità di portare in detrazione il 19% delle spese pagate dal contribuente a titolo di interessi passivi del mutuo e di oneri accessori (ovvero le spese necessarie per la stipula del mutuo). La possibilità è estesa sia a chi utilizza il 730 (ordinario o Precompilato) sia ai contribuenti con modello Unico purché le dichiarazioni siano riferite all’acquisto dell’abitazione principale del soggetto o familiare secondo i vincoli previsti (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).
La detrazione sugli interessi del mutuo si riduce con il passare del tempo ma, contestualmente, diminuisce in misura proporzionale anche il capitale da restituire. Si intuisce dunque chiaramente perché detrarre gli interessi sul mutuo conviene soprattutto a chi ha debiti di lunga durata.
La detrazione sul mutuo spetta entro un tetto massimo di 4 mila euro (2 mila euro ciascuno in caso di mutuo cointestato con coniuge non fiscalmente a carico).
Detrazione interessi mutuo: casi particolari
Quanti matrimoni finiscono prima dell’estinzione del mutuo sulla casa? In caso di separazione, il coniuge separato rientra ancora tra i familiari mentre in caso di divorzio, il coniuge che ha trasferito la sua dimora abituale, mantiene il diritto alla detrazione per la quota di competenza, se nell’immobile vivono in maniera abituale i suoi familiari. La possibilità di detrarre gli interessi passivi del mutuo si estende anche all’usufruttuario di un immobile.
La detrazione si estende a tutti i mutui ipotecari stipulati prima del primo gennaio 2001 (a patto che l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale entro sei mesi dall’acquisto).
Attenzione però perché se l’immobile perde la qualifica di prima casa, viene meno anche la detraibilità degli interessi passivi del mutuo (dall’anno di imposta successivo a quello in cui la casa smette di essere usata come abitazione principale). Tuttavia se questa condizione cambia nuovamente prima dell’estinzione del mutuo (e quindi l’immobile viene adibito nuovamente ad abitazione principale), il contribuente potrà usufruire della detraibilità a partire da quelle rate).