Con l’avvicinarsi del periodo natalizio, molti lavoratori dipendenti si interrogano sulle modalità di accesso al tanto atteso bonus natale da 100 euro, un contributo una tantum erogato insieme alla tredicesima mensilità. Recenti aggiornamenti normativi hanno introdotto modifiche significative ai requisiti di accesso al beneficio, semplificando alcune condizioni e chiarendo dubbi su come procedere con le richieste.
Ma cosa deve fare chi intanto, prima della modifica aveva già presentato domanda? Deve ripresentare domanda o vale quella già fatta?
Chi può richiedere il bonus di Natale: requisiti aggiornati
Le nuove disposizioni stabiliscono che il bonus natalizio è accessibile ai lavoratori dipendenti che soddisfano tre requisiti principali:
- Presenza di un figlio fiscalmente a carico: questo è il cambiamento più importante rispetto alle regole precedenti. Ora è sufficiente avere almeno un figlio a carico per accedere al bonus. Non è più necessario che anche il coniuge sia fiscalmente a carico.
- Reddito complessivo 2024 non superiore a 28.000 euro: il tetto massimo di reddito resta invariato, confermando la volontà del legislatore di indirizzare il contributo alle famiglie con redditi medio-bassi (requisito invariato)
- Capienza fiscale: il lavoratore deve avere una capienza fiscale sufficiente per permettere al bonus di essere compensato con l’imposta dovuta (requisito invariato).
Cosa cambia per i nuclei familiari con due aventi diritto
Una delle altre novità introdotte riguarda la gestione delle richieste nei nuclei familiari in cui sia il lavoratore che il coniuge o convivente soddisfano i requisiti per il bonus.
Questa misura mira a garantire una distribuzione equa delle risorse, rispettando il principio secondo cui il bonus spetta solo una volta per famiglia.
Ad ogni modo ci sono casi in cui il bonus Natale può arrivare a 200 euro.
La domanda per il bonus natale
La procedura per richiedere il bonus è relativamente semplice e avviene attraverso il proprio datore di lavoro. Ecco i passaggi principali:
- Compilare la domanda: il lavoratore deve compilare un’apposita autocertificazione dichiarando il possesso dei requisiti richiesti. Tra le informazioni da fornire, occorre indicare il codice fiscale del figlio a carico e, se pertinente, del coniuge o convivente.
- Consegna al datore di lavoro: una volta completata, la domanda va inoltrata direttamente al sostituto d’imposta, ossia il datore di lavoro, che provvederà a verificare i dati e ad erogare il bonus insieme alla tredicesima mensilità.
Per gli statali la domanda bonus natale 100 euro è su NoiPA.
Bonus natale 100 euro: e se la domanda era già stata presentata?
Un aspetto rilevante riguarda i lavoratori che, in base alle vecchie regole, avevano già inoltrato la richiesta per il bonus. Nel primo modulo di domanda che fu impostato, infatti, oltre ad autocertificare i requisiti, il lavoratore doveva indicare anche il codice fiscale del coniuge (se esistente) e di almeno un figlio a carico.
Secondo quanto chiarito dalla Circolare di chiarimenti sul bonus natale (la n. 22/2024), per chi, prima delle modifiche, avesse già presentato domanda non è necessario ripresentare la domanda, a meno che il convivente non fosse stato indicato nella prima richiesta e ora risulta necessario comunicare il suo codice fiscale. Questo perché si deve dichiarare che il convivente non ha a sua volta richiesto il bonus.
Questi dettagli consentono di evitare confusione e di garantire che le informazioni siano sempre aggiornate rispetto alla normativa vigente.
Riassumendo
- Il bonus Natale 2024 spetta ai dipendenti con almeno un figlio a carico.
- Reddito massimo 28.000 euro e capienza fiscale sono requisiti imprescindibili per l’accesso.
- Solo uno tra coniuge o convivente può richiedere il bonus per la famiglia.
- Domanda tramite datore di lavoro, con autocertificazione e codici fiscali di figli e coniuge.
- Nessuna nuova domanda necessaria se già presentata, salvo che bisogna comunicare il codice fiscale del convivente.
- Il bonus è una detrazione una tantum erogata insieme alla tredicesima mensilità.