E’ possibile scaricare dalle tasse il 19% delle spese sostenute per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici o privati. La spesa massima sulla quale calcolare la suddetta percentuale è pari a 632 euro per ogni figlio a carico.
Detto ciò, la detrazione è compatibile con il bonus asilo nido erogato dall’Inps sulla stessa tipologia di spesa?
Ecco le indicazioni dell’Istituto di previdenza.
Il bonus asilo nido 2022
Il bonus nido 2022 è riconosciuto dall’Inps per:
- il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati, nonché
- l’introduzione di forme di supporto presso la propria abitazione in favore dei bambini al di sotto dei tre anni, affetti da gravi patologie croniche.
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datato 17 febbraio 2017, sono state definite le disposizioni attuative del bonus.
Il bonus asilo nido 2022 è pari a:
- 3.000 euro, nell’ipotesi di ISEE minorenni in corso di validità fino a 25.000 euro;
- 2.500 euro, con ISEE minorenni da 25.001 euro fino a 40.000 euro;
- 1.500 euro nell’ipotesi di ISEE minorenni oltre la predetta soglia di 40.000 euro, ovvero in assenza di ISEE o qualora presenti omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati e nel caso di ISEE discordante.
Come da messaggio, 957/2022 dell’Inps, la domanda deve essere presentata, corredata dalla documentazione prevista, esclusivamente in via telematica attraverso uno dei seguenti canali:
- portale web dell’Istituto, utilizzando gli appositi servizi raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it, se si è in possesso di SPID di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- tramite gli Istituti di Patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Non è prevista la presentazione a mezzo Contact Center Integrato.
Il cumulo con le detrazioni fiscali
Detto ciò, oltre al bonus nido, il legislatore ha previsto un’ulteriore agevolazione a ristoro delle spese sostenute per pagare le rette degli asili nido.
Infatti, è possibile scaricare dalle tasse il 19% delle spese sostenute per pagare le rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici o privati. La spesa massima sulla quale calcolare la suddetta percentuale è pari a 632 euro per ogni figlio a carico.
Detto ciò, la detrazione è compatibile con il bonus asilo nido erogato dall’Inps sulla stessa tipologia di spesa?
Ebbene la risposta è negativa. E’ lo stesso Istituto di previdenza a ribadirlo sul proprio portale:
- il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta;
- non è cumulabile con la detrazione prevista dall’articolo 2, comma 6, legge 22 dicembre 2008 (detrazioni fiscali frequenza asili nido), a prescindere dal numero di mensilità percepite.
Dunque, è escluso il cumulo tra bonus asilo nido e detrazione fiscale.
Anche nella prossima dichiarazione precompilata, 730 e modello Redditi, bisognerà prestare attenzione.
Nello specifico, le spese per la frequenza degli asili nido dagli stessi comunicate all’Agenzia delle entrate, non sono utilizzate in precompilata (e neanche esposte nel foglio riepilogativo) nel caso in cui l’Inps ha comunicato all’Agenzia di aver accolto, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, la richiesta di “bonus asilo nido” presentata dal genitore del bambino iscritto ad un asilo nido.
Come riportato nel portale della dichiarazione precompilata: tale agevolazione erogata dall’Inps, infatti, non è cumulabile con quella della detrazione delle spese per l’asilo nella dichiarazione dei redditi.