La Cassa Nazionale di Previdenza dei Dottori Commercialisti ha predisposto un fondo per supportare i propri iscritti nelle spese educative dei propri figli, ma è fondamentale rispettare i criteri di ammissibilità per beneficiare del bonus. L’accesso al Bonus Nido 2024 rappresenta un’opportunità significativa per i commercialisti e le loro famiglie, con la scadenza per la presentazione delle domande fissata per il 31 ottobre 2024.
Questo contributo è destinato a coprire parte delle spese sostenute per la frequenza di asili nido e scuole dell’infanzia per i figli dei richiedenti, inclusi i minori in affido temporaneo, pre-adottivo e in collocamento provvisorio ai coniugi.
I requisiti per il bonus nido 2024 commercialisti
Per partecipare al bando, è necessario essere iscritti alla Cassa e aver dichiarato un reddito professionale della Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022) non superiore a 35.000 euro. Questo criterio di ammissibilità è essenziale per garantire che il contributo vada a supportare le famiglie con un reddito medio-basso.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano iscritti alla Cassa e soddisfino i requisiti di reddito, solo uno dei due può presentare la domanda. Questo vincolo è stabilito per evitare duplicazioni nella richiesta di fondi e garantire una distribuzione equa delle risorse disponibili.
Il bonus prevede un rimborso fino alla somma massima di 1.000 euro per ciascun figlio, basato sulle spese effettivamente sostenute e debitamente documentate. Tuttavia, è importante notare che il contributo non verrà erogato se l’importo totale delle spese ammissibili è inferiore a 200 euro. Pertanto, i richiedenti devono assicurarsi che le spese dichiarate superino questo limite minimo per poter beneficiare del rimborso.
Le risorse stanziate
Il beneficio in esame non deve essere confuso con il bonus asilo nido 2024 erogato dall’INPS. Il fondo complessivo destinato a quello dei commercialisti ammonta a 1.000.
Un aspetto fondamentale da considerare è la condizione che il rimborso sarà calcolato sulla spesa residua, qualora le spese presentate siano già state oggetto di altri contributi o sussidi. In altre parole, il bonus coprirà solo l’importo non già finanziato da altre fonti. È quindi essenziale presentare una documentazione chiara e dettagliata delle spese, insieme a eventuali contributi ricevuti, per evitare problemi durante la fase di valutazione della domanda.
Bonus nido 2024: la domanda dei commercialisti
Dal bando bonus nido 2024 commercialisti risulta che le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso il servizio DAS (Documentazione Asili e Scuole), disponibile tra i Servizi online della Cassa dei Commercialisti. La scadenza è fissata al 31 ottobre 2024 (la finestra si è aperta il 1° agosto scorso). È cruciale rispettare queste date per garantire che la domanda venga considerata valida. Quindi:
- Accesso al Servizio DAS: registrarsi o accedere al portale online della Cassa, selezionando il servizio DAS per inoltrare la domanda.
- Compilazione della Domanda: ogni figlio per cui si richiede il rimborso richiede una domanda separata. Assicurarsi di compilare accuratamente tutti i campi richiesti, fornendo la documentazione delle spese sostenute.
- Documentazione Necessaria: allegare le ricevute o fatture che attestano le spese effettuate per la frequenza dell’asilo nido o scuola dell’infanzia.
- Verifica delle Informazioni: controllare che tutte le informazioni siano corrette e complete prima di inoltrare la domanda.
Una volta inviata la domanda, si riceverà una conferma di ricezione. Conservare questa conferma per eventuali riferimenti futuri.
Riassumendo…
- Il Bonus Nido 2024 commercialisti copre spese per asili nido e scuole d’infanzia.
- La scadenza per le domande è il 31 ottobre 2024 tramite il servizio DAS.
- Requisito: reddito professionale non superiore a 35.000 euro nell’anno fiscale 2022.
- Rimborso massimo di 1.000 euro per figlio, con spesa minima di 200 euro.
- Stanziamento totale di 1.000.000 euro, rimborso proporzionale se richieste superano fondi.
- Le domande devono includere documentazione delle spese e non aver ricevuto altri sussidi.