Bonus pannolini 2019, la proposta e chi potrebbe averne diritto e fare domanda

Bonus pannoloni 2019: non solo in Piemonte. Ecco chi potrebbe beneficiarne e quanto si risparmierebbe.
6 anni fa
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A chi si rivolge il bonus pannolini proposto dal Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale (CERGAS SDA) dell’Università Bocconi? A tutte le famiglie che hanno un anziano incontinente in casa e quindi affrontano la spesa per i pannoloni. Il bonus pannolini è quindi più propriamente un bonus pannoloni per incontinenti. La misura peraltro è già realtà in alcune Regioni, ad esempio in Piemonte.

Bonus pannoloni per incontinenti: quanto a famiglia?

L’idea di fondo è aiutare le famiglie a sostenere la spesa per l’assistenza agli anziani incontinenti contribuendo alla spesa per i pannoloni, così come il bonus bebè copre in parte quella per i pannolini neonati.

Secondo le stime (si parla di oltre 4,5 milioni di persone incontinenti), grazie al bonus pannoloni su base nazionale, le famiglie interessate risparmierebbero fino a 9 milioni di euro l’anno (il tutto senza costi aggiuntivi per la sanità pubblica).
Il coordinatore del progetto Francesco Longo, del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico della Bocconi ha spiegato che “Il Ssn spende 355 milioni di euro l’anno per fornire a 1,15 milioni di pazienti solo i due terzi dei pannoloni di cui hanno bisogno, spesso di scarsa qualità, costringendo le famiglie a sborsare di tasca propria oltre 280 milioni”.

Se dovesse essere esteso in tutta Italia il bonus pannoloni del Piemonte, alle famiglie sarebbe riconosciuto un importo compreso tra i 9 e i 56 euro per ogni paziente da spendere mensilmente utilizzando la tessera sanitaria. In questo modo, continua Longo, “la spesa pubblica resta invariata e pari a 27 milioni di euro al mese, ma si darebbe a ciascun paziente la libertà di utilizzare il proprio budget scegliendo il prodotto più adatto alle proprie esigenze tra una pluralità di fornitori accreditati”. Il modello inoltre classifica i pazienti in base alla gravità della patologia, puntualizza Marzio Zullo, esperto dell’Associazione Italiana di Uroginecologia (Aiug) e individua all’uopo “quattro livelli di incontinenza a ciascuno dei quali corrisponde un’indicazione sulla tipologia e il fabbisogno stimato di pezzi”.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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