Domani partiranno le domande per il bonus partita IVA ma nelle ultime ore sono pervenute due novità importanti: l’aumento dell’importo da 600 a 800 euro per chi ha subito perdite dalla sospensione dell’attività causa coronavirus e l’introduzione di un mini reddito per i lavoratori in nero. Ecco come funzioneranno questi due nuovi incrementi che il governo mette a disposizione per aiutare piccoli artigiani, commercianti e altre categorie di lavoratori autonomi in difficoltà economica ma anche, se ne era parlato tanto in questi giorni, chi lavorava in nero.
Da 600 a 800 euro: chi ha diritto al bonus partita IVA maggiorato
Non solo il bonus partita IVA sarà oggetto di proroga per aprile ma, ha anticipato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani, si sta studiando un incentivo ulteriore, stavolta in modo selettivo per chi perfeziona determinati requisiti. Più nello specifico la misura è volta a sostenere chi, per la sospensione dell’attività causa coronavirus, ha subito perdite nelle entrate.
Mini reddito per chi denuncia il lavoro in nero: nessuno resti solo
Finora sembrava inevitabile che restassero la categoria esclusa dagli aiuti statali: stiamo parlando dei lavoratori in nero. Ma il governo sembra aver trovato il modo per aiutare anche chi lavorava senza contratto. E, contestualmente, potrebbe dare un colpo alla piaga del lavoro sommerso.
L’ipotesi al momento sembra essere quella di un bonus di circa 400 euro per chi possa dimostrare di aver lavorato, anche per brevissimi periodi (si parla di una-due settimane) nell’ultimo biennio senza contratto. Secondo le indiscrezioni il sussidio potrebbe avere una durata di due mesi.
Seguiremo più da vicino gli sviluppi e le decisioni del governo in merito a questa delicata situazione che coinvolge interessi delicati e diritti meritevoli di tutela. L’obiettivo è fare in modo che nessuno resti nell’incapacità di sostenere la spesa di generi alimentari, cosa che, in caso contrario, potrebbe avere anche preoccupanti risvolti sul piano sociale e della sicurezza.