Un bonus per la pensione con la contribuzione virtuale che potrebbe essere approvato già a partire dal 2023. Ecco allora, nel dettaglio, come funzionerebbe la rete di protezione per i lavoratori fragili. Ovverosia, quella che è nota come la proposta di pensione di garanzia per i giovani.
Sul bonus per la pensione con la contribuzione virtuale, e sulla sua possibile introduzione, tra l’altro, le speranze restano intatte. In quanto la riforma strutturale delle pensioni è salva. Così come è riportato in questo articolo.
Bonus per la pensione con la contribuzione virtuale. Ecco come funzionerebbe la rete di protezione per i lavoratori fragili
In particolare, il bonus per la pensione con la contribuzione virtuale non sarebbe altro che un aiuto da parte dello Stato italiano. Attraverso la contribuzione figurativa che andrebbe a coprire i buchi contributivi dei giovani lavoratori di oggi. Ed in generale a tutela di tutti quei lavoratori fragili che, altrimenti, non potrebbero mai arrivare alla pensione. A causa di precarietà e di carriere lavorative discontinue.
Al momento è chiaro che non si sa come funzionerebbe nel dettaglio il bonus per la pensione con la contribuzione virtuale. Ma questo, in ogni caso, rientra in uno dei tre tavoli tematici che il Governo italiano ha istituito. Nell’ambito del dialogo e del confronto con i Sindacati di Cgil, Cisl e Uil.
Quali sono i tre tavoli tematici per la revisione strutturale della previdenza pubblica in Italia
Nel dettaglio, per la revisione strutturale della previdenza pubblica, c’è il tavolo tematico sul bonus per la pensione con la contribuzione virtuale a favore dei giovani, e per le pensioni delle donne. Il secondo tavolo di confronto è incentrato sulla flessibilità in uscita a partire dal 2023.