Da un lato l’ansia e la preoccupazione per quello che si sente in giro su crisi economica, aumento delle bollette, inflazione e crisi energetica. Tutti argomenti caldi che interessano anche i pensionati, sicuramente una delle fasce deboli della popolazione. Ma da un altro lato sempre per i pensionati c’è di che sorridere, tra bonus e soldi in più. Infatti i mesi di novembre e dicembre saranno mesi eccezionali dal punto di vista dell’assegno percepito e quindi del rateo di pensione incassato.
“Buonasera, sono una pensionata di 69 anni con un assegno integrato al minimo (700 euro circa) e che vive in costante difficoltà per arrivare a fine mese proprio per via dell’importo della pensione. Soprattutto in questi mesi le difficoltà sono nettamente aumentate dal punto di vista economico, perché tra bollette e spese quotidiane è davvero un miracolo riuscire a pagare tutto. Ho sentito che per gli ultimi due mesi dell’anno la mia pensione sarà molto più alta rispetto a prima il che mi fa ben sperare. Non ho capito bene però se a tutti i pensionati spetteranno questi aumenti e questi bonus di cui tanto si parla in giro e cosa effettivamente riuscirò a percepire.”
Le pensioni di novembre e dicembre e cosa c’è di vero sulle somme aggiuntive
Il fatto che le pensioni minime spesso non consentono una vita dignitosa per i titolari, è un dato di fatto su cui anche la politica è sempre pronta a discutere come dimostra anche il nuovo governo. Alzare le minime sarebbe una necessità soprattutto per quanti, come la nostra lettrice, non riescono ad arrivare a fine mese con la pensione che percepiscono. È anche vero però che qualcosa è stato fatto, come dimostra il recente anticipo di perequazione per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. Ma un po’ di ossigeno ai pensionati potrebbe arrivare anche da altri due provvedimenti molto importanti di cui saranno beneficiari proprio i pensionati per i mesi di novembre e dicembre.
Le pensioni di novembre più ricche
Conguagli a favore, bonus una tantum e perequazione sono le cose che faranno salire di importo le pensioni del mese di novembre e successivamente quella del mese di dicembre. Si parte dagli euro in più dovuti all’anticipo di perequazione che ha fatto già capolino nei ratei di ottobre. Con il tasso di inflazione così elevato di questi ultimi mesi, il governo ha deciso di anticipare il 2% di rivalutazione delle pensioni in modo tale da detonare in parte l’aumento del costo della vita che soprattutto i pensionati stanno vivendo male, per ovvie ragioni. Sempre a novembre però sarà anche il momento di passare all’incasso per il nuovo bonus una tantum previsto dal decreto Aiuti ter. Si tratta del bonus da 150 euro per chi ha redditi al di sotto di 20.000 euro annui. Un bonus da 150 euro che è la prosecuzione dell’iniziativa intrapresa a luglio con il precedente bonus, sempre una tantum, da 200 euro.
Come funzionerà il bonus da 150 euro sulle pensioni
Il bonus da 150 euro non è destinato a tutti i pensionati, perché come abbiamo detto riguarda solo coloro i quali hanno un reddito annuo inferiore a 20.000 euro. Il precedente bonus 200 euro era esteso invece a pensionati con redditi annui fino a 35.000 euro. Il reddito di riferimento è quello dell’anno d’imposta 2021. E va ricordato che per 20.000 euro non si intende soltanto il reddito della pensione, ma i redditi complessivi ai fini IRPEF. Praticamente, si tratta di tutti i redditi del pensionato ad esclusione della casa di abitazione e di poche altre voci tra cui il TFR eventualmente percepito o gli arretrati di emolumenti assoggettati a tassazione separata.
Il conguaglio IRPEF a novembre, su quali pensioni spetta?
È previsto per il mese di novembre anche l’eventuale rimborso fiscale per i pensionati che hanno presentato la dichiarazione dei redditi sul finire del periodo utile. Parliamo di quanti hanno presentato il modello 730 nel mese di settembre. Infatti la stagione reddituale del 730/2022 scadeva il 30 settembre. I contribuenti, pensionati compresi, che hanno presentato prima la dichiarazione dei redditi, il conguaglio lo hanno già ricevuto nei mesi precedenti. Chi ha aspettato le ultime settimane per la presentazione della dichiarazione reddituale 2022, riceverà l’eventuale rimborso IRPEF nel mese di novembre. Un’altra somma aggiuntiva quindi che si affianca anche all’anticipo della rivalutazione che i pensionati hanno già iniziato a percepire ad ottobre. Infatti il 2% di pensione che hanno percepito nella mensilità di ottobre, verrà applicato anche per la mensilità di novembre e perfino per quella di dicembre. Sarà gennaio poi che il meccanismo andrà a regime e i pensionati usufruiranno della perequazione definitiva in base al tasso di inflazione previsionale stabilito dai dati Istat.
A dicembre la tredicesima a tutti e per qualcuno anche la quattordicesima mensilità
Ma a novembre non sarà l’unico mese ricco per i pensionati italiani, perché dicembre paradossalmente potrebbe essere ancora migliore. Infatti comunemente con la pensione del mese di dicembre i pensionati percepiscono la tredicesima mensilità. Si tratta di una mensilità aggiuntiva che riguarda tanto i lavoratori dipendenti che i pensionati. E ogni anno con il rateo di dicembre si percepisce questa mensilità aggiuntiva. Alcuni pensionati però riceveranno a dicembre anche la quattordicesima mensilità.
Cos’è il bonus Natale sulle pensioni
Ormai da anni molti pensionati sempre a dicembre percepiscono un bonus. Si tratta del bonus natalizio sulle pensioni, che riguarda pensionati con assegni integrati al minimo. Al riguardo va sottolineato che per l’anno 2022 l’integrazione al trattamento minimo per la pensione è pari a 524,344 euro. Il bonus è pari a 155 euro una tantum e viene erogato come dicevamo nel mese di dicembre. L’accredito riguarda quindi i pensionati con assegni pari o inferiori a 6.816,42 euro per l’anno 2022.