Soltanto pochi giorni fa, l’Agenzia delle entrate, con la pubblicazione della circolare n. 12/E, ha fornito alcuni utili chiarimenti in merito al cosiddetto “bonus prima casa under 36”, a cominciare dal limite anagrafico.
Il Bonus, infatti, spetta ai soggetti che, oltre ad avere un Isee entro una certa soglia, non hanno ancora compiuto i trentasei anni di età. Relativamente a quest’ultimo requisito, la norma è molto stringente. Ecco cosa ha detto l’Agenzia.
Bonus prima casa under 36, cos’è e a chi spetta
Il bonus prima casa under 36, sostanzialmente, consiste in uno speciale regime di esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale per gli atti di compravendita di ‘prime case’, stipulati a favore di soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età e che hanno un ISEE non superiore a 40 mila euro annui.
Limiti d’età
Con riferimento al limite anagrafico, il bonus, come già detto, si rivolge ai soggetti che non hanno ancora compiuto i trentasei anni di età. L’agenzia, ad ogni modo, ha chiarito che, nel rispetto di questo limite, sostanzialmente, il soggetto non debba aver compiuto 36 anni d’età nell’anno solare in cui si effettua la stipula del contratto. Per chiarire meglio il concetto, la stessa Ade ha fornito un esempio:
- Tizio, che stipulerà un atto di acquisto di un immobile ad uso abitativo nell’ottobre 2021 e compirà 36 anni di età nel dicembre 2021, non beneficerà dell’agevolazione;
- Caio, che stipulerà un atto di acquisto di un immobile ad uso abitativo nell’ottobre 2021 e compirà 36 anni di età nel gennaio 2022, al ricorrere degli altri requisiti normativamente previsti, beneficerà dell’agevolazione.
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