Pietro Pisello
Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe, il bonus psicologo per disturbi legati all’emergenza sanitaria del coronavirus e alle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese è finalmente realtà.
Le risorse destinate a tale scopo sono pari a 20 milioni di euro, di questi:
- 10 milioni saranno destinati al potenziamento delle strutture del Servizio sanitario;
- 10 milioni per il bonus psicologico vero e proprio.
Rispetto alla sua prima versione, presentata in Legge di Bilancio 2022 ma non approvata, la misura prevede dei limiti di accesso più stringenti, a partire dal requisito reddituale. Vediamo meglio d cosa si tratta.
Bonus psicologo, cos’è e a chi spetta?
Il decreto milleproroghe, come già detto in apertura, ha previsto un fondo da 20 milioni di euro per la salute mentale: sia per il potenziamento delle strutture del Servizio sanitario pubblico, sia per quanto riguarda l’istituzione del bonus psicologico vero e proprio, da utilizzare presso gli studi privati.
Il bonus psicologo, sostanzialmente, consiste in un voucher fino a 600 euro a favore dei soggetti che, a causa dell’emergenza sanitaria del coronavirus e alle relative politiche di contenimento adottate dal nostro paese, soffrono di un qualche disturbo mentale e che, dunque, necessitano delle cure di uno specialista. Il contributo servirà a pagare le sedute da psicologi e psicoterapeuti privati.
Il contributo non è per tutti, ecco i requisiti
Il bonus psicologo è destinato a tutti quei soggetti che stanno soffrendo di un qualche disturbo mentale e che necessitano delle cure di uno specialista. Il contributo servirà a pagare le sedute da psicologi e psicoterapeuti privati.
Per quanto riguarda il limite reddituale, l’importo del bonus sarà parametrato in base all’isee del richiedente, fino ad un tetto massimo di 50 mila euro.
Non vi sono limiti relativi all’età.
Le modalità di presentazione della domanda di accesso al contributo e le relative istruzioni saranno stabiliti con un successivo decreto del ministero della Salute, adottato di concerto con il ministero dell’Economia e delle finanze.
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